Polycom: produttività aziendale in ascesa con strumenti Uc&c open

Aperti al software di altri vendor i sistemi di videoconferenza su cui Wainhouse Research ha interpellato quasi 5mila rispondenti ribadiscono l’importanza percepita di plus quali un decision making più veloce e minori costi di trasferta.

Condotta su 4.737 utilizzatori di sistemi di videoconferenza, l’indagine realizzata lo scorso dicembre da Wainhouse Research e sottoscritta da Polycom, ha ribadito benefici, modalità e valore aggiunto percepito nei confronti di strumenti aperti utili a realizzare una comunicazione unificata il cui uso, nell’ambito della produttività aziendale, si conferma in rapida crescita.

Stando ai risultati della survey condotta prevalentemente nel Nord America (da dove proviene il 63% dei rispondenti), in Asia Pacifico (27%) e, in misura minore, in Emea (9%) e America Latina (1%), la stragrande maggioranza degli intervistati (pari al 94%) descrive “la maggiore efficienza e produttività” quale primo e più importante dei benefici portati dall’utilizzo della videoconferenza.

Similmente coinvolti rispondenti impiegati in imprese da 1 a 49 addetti fino a multinazionali che superano i 10mila dipendenti, la ricerca ha, inoltre, evidenziato come tra i benefici più sentiti vi siano anche un “maggiore impatto delle discussioni” (88%), un “decision making più veloce” (87%), e “minori costi sostenuti per i viaggi di trasferta” (87%).

A sostenerlo è un campione costituito, per il 71%, da persone che utilizzano in primis la videoconferenza per “incontrare clienti e partner” con una cadenza che un quarto dei quasi 5mila intervistati riferisce giornaliera e un altro 39% dettaglia come settimanale, mentre vi è ancora un’ampia fetta di rispondenti, pari al 21%, che riferiscono di farne uso una volta al mese seguita da un 14% che vi ricorre più o meno sei volte all’anno.

Come ben sperato da Polycom, e dai vendor che similmente hanno investito in una comunicazione unificata realizzata con soluzioni basate su standard aperti, gli ambienti multivendor si confermano la norma. Un norma altrettanto sensibile e attenta all’interoperabilità dei sistemi, citata dal 60% di coloro che dichiarano di utilizzare abitualmente dispositivi o software provenienti da diversi fornitori.

Tra i trend messi in luce dall’indagine, anche la vicinanza con i colleghi citata dall’87% del non meglio precisato numero di intervistati che lavora da casa; la crescente diffusione degli ambienti di videoconferenza allestiti “fuori sede” all’interno di aeroporti e hotel; il crescente uso dei dispositivi mobili che lascia presagire un interessamento sempre più “spinto” verso una videocomunicazione a portata di tablet e smartphone.

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