Potrebbe essere una acquisizione come tante di cui abbiamo parlato in questi anni.
Se non fosse per il valore, per l’età del protagonista e per le implicazioni strategiche che l’operazione ha sulla società acquirente.
Yahoo ha infatti deciso di investire 30 milioni di dollari, anche se questa cifra non è al momento ufficiale, per acquisire Summly, una startup londinese fondata due anni fa dall’allora quindicenne Nick D’Aloisio (qui in una foto di agenzia).
L’ambito mobile è l’elezione per Summly, che di fatto altro non è che una applicazione mobile che riassume le notizie per adattarle a piccoli schermi.
Per Yahoo si tratta di una mossa strategica, in linea con le direttive imposte dal Ceo Marissa Mayer, intenzionata a far muovere l’azienda sul proficuo terreno dei servizi personalizzati, anche grazie a un accorto piano di investimenti che la porta a cercare, ed evidentemente acquisire, giovani talenti da integrare nei suoi team.
Non a caso, l’acquisizione di Summly sarebbe la sesta del genere nell’arco degli ultimi otto mesi.
Summly, in effetti, fa proprio ciò che Marissa Mayer stava cercando: personalizza contenuti dal web e li porta sui dispositivi mobili di ciascun utente.
D’Aloisio, oggi diciassettenne, ha iniziato due anni fa a sviluppare il suo newsreader, proponendolo come servizio gratuito: a Yahoo è piaciuta la tecnologia che consente di riassumere automaticamente il contenuto degli articoli, riducendolo a un testo di 400 parole, che D’Aloisio ha sviluppato con il supporto della società di ricerca statunitense SRI International, che ha a sua volta una quota nella startup.
Summly rappresenta oggi per il mondo delle startup lo stesso spirito da leggenda che un tempo accompaganava i garagisti della Silicon Valley: un inizio precoce – D’Aloisio aveva 12 anni quando iniziò a sviluppare i suoi primi programmi – , poi il salto di qualità anche con qualche contrbuto esterno, come quello di Mark Pincus, Ceo di Zynga, del magnate di Hong Kong Li Ka-Shing, o ancora degli attori Ashton Kutcher e Stephen Fry.
D’Aloisio, a margine della notizia dell’acquisizione, ha rispettato il cliché del bravo ragazzo: saranno i genitori a gestire il capitale e lui si prenderà un anno sabbatico dalla frequenza scolastica, pur essendo intenzionato a dare qualche esame da esterno, in attesa di valutare sia il suo futuro in Yahoo sia il suo successivo percorso formativo.