La società mette a segno un nuovo trimestre in attivo, soprendendo gli analisti. Bene il nuovo Z10 ma la perdita di utenti preoccupa. Diversificazione e nuovi servizi sono le strategie indicate dal Ceo Heins.
I risultati sono positivi, tanto che per il secondo trimestre consecutivo la società è riuscita a chiudere in utile.
Tuttavia non sono ancora sufficienti a tranquillizzare mercati e analisti che di vera ripresa si tratta.
In effetti BlackbBerry, forte del milione di smartphone Z10 venduti, mette a segno un utile di 98 milioni di dollari, pari a 19 centesimi ad azione, in controtendenza rispetto alla perdita di 125 milioni, pari a 24 centesimi ad azione del pari periodo dell’anno precedente.
Soprattutto, va detto, questo dato è in controtendenza rispetto alle attese degli analisti, concordi su una perdita trimestrale.
Il fatturato trimestrale si è invece attestato a 2,68 miliardi di dollari, in questo caso leggermente al di sotto delle attese degli analisti.
Se il solo dato economico sembra incoraggiante, ciò che impensierisce gli analisti è la contrazione della base di utenti per la piattaforma della società canadese.
Un’emorragia che interessa la base storica di sottoscrittori, visto che nel trimestre la società ha perso 3 milioni di utenti, passando da 79 a 76 milioni, e che per sua stessa dichiarazione il 55 per cento degli acquirenti del nuovo Z10 provengono da altre piattaforme.
Il timore dichiarato è che malgrado il segnale positivo relativo al nuovo device, che, ricordiamo, è in commercio da qualche settimana e non ancora su tutti i mercati, a BlackBerry ancora manchi la capacità di attrarre un numero sufficiente di utenti che già utilizzavano la sua piattaforma o di riguadagnare l’appeal perduto sulla sua base storica.
È evidente che per la società è di fatto obbligatorio trovare forme di compensazione attraverso, cosa del resto più volte dichiarata dal Ceo Thorsten Heins, nuovi servizi e opportunità di licensing.
Ma la strada non è ancora definita.
Quanto alle direzioni strategiche, si sa che il co-fondatore Mike Lazaridis lascerà la carica di vice presidente, mentre sono state smentite le voci che lo volevano intenzionato a cedere la sua quota nella società.
Thorstein Heins, dal canto suo, si sarebbe detto intenzionato ad aumentare la gamma dei dispositivi a listino, andando a coprire fasce differenti di utenti e di disponibilità economiche.
La strategia viene tuttavia definita da Wall Street Journal rischiosa, che pone BlackBerry nella stessa area di competizione di Apple e Samsung, per di più in ritardo.
Una strategia di diversificazione, che la porti a giocare su più terreni e mercati contemporaneamente richiede un’ottima execution, evitando di incorrere in alcuni errori del passato.
- Si torna a parlare di un asse Lenovo-BlackBerry
- Da mobile communication a mobile computing: ecco la sfida BlackBerry 10
- BlackBerry reinventa se stessa
- Dopo i Port-A-Thon, lo store BlackBerry cambia nome
- In 120 testano BlackBerry 10
- Parte dalle aziende il percorso di BlackBerry 10
- Rim: BlackBerry 10 il 30 gennaio
- Rim in difficoltà rimanda BlackBerry 10
- Basta consumer per BlackBerry? Non è proprio così