Tecnologia e servizi professionali Vmware realizzano il virtual datacenter da cui attingere in autonomia le risorse per costruire l’infrastruttura e i servizi a d’uopo.
Decisa a realizzare, già lo scorso autunno, due datacenter per affiancare alla proposta ad aziende e Pubbliche amministrazioni di prodotti per le telecomunicazioni anche l’offerta di soluzioni sulla “nuvola” indirizzate con crescente attenzione alle piccole e medie imprese, Clouditalia ha scelto di aprire alla tecnologia e i servizi professionali Vmware.
Il risultato parla di un virtual datacenter reso disponibile dalla realtà nata nel giugno 2012 dall’acquisizione del ramo di azienda dell’operatore di telecomunicazioni internazionale Eutelia, da cui attingere le risorse necessarie in modalità IaaS utili, secondo la realtà che conta oggi 277 dipendenti, a ridurre i costi di telecomunicazione di oltre il 30%.
Convinto che, prima di tutto, “cloud” significhi «accessibilità, facilità d’uso e servizi erogati in modo semplice e intuitivo, con investimenti e tempi di avviamento iniziali pressoché nulli» Paolo Bottura, direttore generale Markets & Offering Clouditalia, ha lavorato per affiancare a una capillare rete di telecomunicazioni e alla capacità di erogare connettività, anche i due “nuovi” datacenter di Roma e Arezzo collegati mediante fibra ottica di proprietà a 20 Gbps.
Il tutto ottenendone in cambio la possibilità di garantire ai propri clienti un’unica interfaccia per la rete e le risorse cloud, ma anche la possibilità di fornire soluzioni customizzate su specifiche esigenze lavorando in modalità as a Service per l’erogazione di un’infrastruttura messa a punto in meno di 3 mesi aggregando personale di diversi sistemi per offrire un pool di 8 risorse per il virtual datacenter.
Con il supporto dei solution architect Vmware Clouditalia ha, di fatto, implementato la piattaforma Vmware vCloud Director che rileva e raggruppa in pool le risorse server, storage, di rete e sicurezza, realizzando con vSphere un layer di virtualizzazione utile ad astrarre le risorse hardware dei server per consentire a più macchine virtuali di condividerle.
A fornire un controllo centralizzato della piattaforma, una visibilità unica su tutte le componenti e la scalabilità necessaria per la gestione del datacenter ci ha, invece, pensato Vmware vCenter Operations e la possibilità di aggregare e
rendere “liquide” le risorse hardware scelte per creare, di volta in volta, un unico pool all’interno del quale ritagliare e ridistribuire le risorse richieste dinamicamente e fornirle a ciascun cliente in modo personalizzato.
Il tutto, nemmeno a dirlo, con ricadute positive in termini di customer experience, efficienza e semplificazione.
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