Messa a frutto l’acquisizione della software house Tunda, la startup di Cernusco Sul Naviglio (Mi) si propone sempre più alle aziende del made in Italy nelle vesti di consulente per la realizzazione di tutte, o parte, le attività che sottendono alla realizzazione di un sito per la vendita online.
Tre siti ecommerce di proprietà e un secondo punto vendita della catena di shopping club appena inaugurato a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, raccontano l’evoluzione di una startup, Buyonz, che a poco più di due anni di vita, ha chiuso i primi quattro mesi del 2013 portando a casa poco meno (2,2 milioni di euro) dell’intero fatturato (2,6 milioni) registrato nel 2012.
Miracoli di un ecommerce che sta prendendo piede anche da noi.
Miracoli di un gruppo di soci che, con alle spalle una nutrita
esperienza in ambito Ict, ha saputo mettere insieme «una buona idea,
la capacità di investire in tecnologia per sviluppare al meglio le
opportunità che il mondo digitale offre e il saper pensare fuori dagli
schemi tradizionali».
A dirlo è Fabrizio Albergati, presidente del CdA di Buyonz che, dopo 24 anni spesi in Microsoft e 5 in Fininvest qualcosina sul mercato italiano e internazionale la sa.
Da qui a mettere in piedi con uno dei padri putativi di Bow.it, Paolo Chiaramida, e con Roberto Addeo una startup che, con un’anima B2b, una B2c e l’altra B2b2c, ama definirsi “lo specialista italiano dell’ecommerce che aiuta il Made in Italy a raggiungere i clienti in tutto il mondo”, il passo è breve.
Partita con l’idea di colmare lo spazio creato cavalcando il successo delle vendite private su Internet, l’anima business to business di Buyonz ha come suo prolungamento la struttura di Az Distribution, di cui Addeo è amministratore delegato.
Specializzata com’è nella distribuzione a valore aggiunto nelle vendite private, quest’ultima porta in dote poco più di un centinaio di clienti in 40 Paesi nel mondo cui Buyonz offre prodotti di brand italiani.
Tra loro realtà che, come Almini Milano, attraverso il modello delle vendite private «non solo riescono a realizzare business ma sono ora in grado di raggiungere milioni di utenti al mondo in un colpo solo».
Il tutto mettendo a frutto «il potere della Rete, certo, ma soprattutto
un modello incentrato su una distribuzione a valore che passa dal
supportare le aziende nel presentare al meglio sul canale Web i propri
prodotti posizionandoli in base a precisi target di mercato».
Un modello che Buyonz replica anche nella propria realtà Retail che,
tradotta in tre siti Internet di proprietà, che hanno già superato la
soglia dei 200mila utenti registrati, è strutturata per business
verticali rispettivamente dedicati al mondo del bambino e della mamma
(mykidz.it), alla casa (casatutto.com) e al fashion (mybrandz.it), «il
più orizzontale dei verticali costruito, però, esclusivamente attorno a
marchi noti».
Da ecommerce operator ad advisor per tutte le attività online
Con la recente acquisizione di Tunda, che ha portato a 29 il numero
totale dei professionisti che, a diverso titolo, operano nel Gruppo,
oggi l’attenzione di Buyonz è anche «nel supportare i clienti che ce lo
richiedono – conferma Albergati – a realizzare un proprio sito Internet
per le vendite online».
Grazie all’expertice maturata dalla software house specializzata nello
sviluppo di siti ecommerce, il business che ha in mente Buyonz «è un
percorso nel quale le opportunità si intersecano, senza paura di perdere
clienti che hanno deciso di camminare sulle loro gambe».
Il tutto per un’offerta proponibile in modalità “total outsorcing” di
componenti “core” quali distribuzione, logistica e customer service, o
come parte del business che ruota attorno a un commercio elettronico
realizzato proponendo dalla consulenza alla progettazione, dalla
realizzazione alla messa in esercizio del sito per le vendite su
Internet.
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