Lo sostiene Luca Marazzi, Country Manager di WD, il quale, pur ammettendo i pregi delle SSD, prevede ancora un importante sviluppo tecnologico per i tradizionali dischi rigidi, che consentirà utilizzi innovativi. Come appunto l’integrazione nei tablet.
“Il
mercato storage sta cambiando e sta vivendo una marcata evoluzione. Sbaglia,
tuttavia, chi crede che gli hard disk verranno totalmente soppiantati dalle
SSD”. A esprimersi in questo modo è Luca Marazzi, Country Manager
per Italia, Grecia e Israele Branded Products di Western Digital. Il quale
motiva tale affermazione sostanzialmente per due aspetti. “Il primo è di
carattere produttivo: in pratica, per raggiungere con le SSD la stessa capacità
mondiale che viene generata attualmente dagli hard disk servirebbero molte più
fabbriche di SSD e un forte incremento produttivo; ciò è costoso e non
fattibile a breve termine. Il secondo aspetto è di carattere tecnico-operativo:
vale a dire che saranno comunque sempre necessari hard disk di grandi
dimensioni e sempre più connessi alla rete per generare e poter gestire supporti
cloud”.
E’ un fatto indiscusso che molti utente di device
Ict, dagli smartphone ai computer, si scontrino sempre più spesso con il
problema della memorizzazione o dell’archiviazione di contenuti. I dispositivi
ottici sono ormai uno strumento inefficace, sia in termini di velocità sia di
capienza. E lo sono a tal punto che diversi computer non li integrano nemmeno
più. D’altro canto, il sempre più frequente ricorso al Web come deposito di
contenuti sta creando la necessità di enormi disponibilità di storage. Come
soddisfare queste esigenze? “Con hard disk sempre più veloci e sempre più
piccoli, in termini di spessore”, è la risposta di Marazzi. “Sul
versante computer, la tendenza del mercato sta portando all’affermazione del
formato ibrido, che racchiude su un’unica piattaforma i principali
benefici offerti dagli hard disk tradizionali e dalle SSD: ovvero la grande
capacità dei primi e la velocità dei secondi”. Ricordiamo che di recente WD
ha firmato un accordo con SanDisk per poter offrire prodotti adatti a
soddisfare richieste di prodotti ibridi.
Tuttavia, le
novità più interessanti sembrano destinare a venire dal mondo mobile dove,
come anticipa Marazzi, “si sta studiando il modo di inserire hard disk all’interno dei tablet”.
Il country manager di WD precisa che non si tratta di SSD ad alta capacità, ma
di dischi “tradizionali”, con uno spessore di 5 mm o anche inferiore, che
potrebbero permettere di portare lo spazio di memorizzazione dagli attuali 64
GB (o 128 GB nel caso dell’iPad) a 500 GB o addirittura a 1 TB. L’evoluzione
della tecnologia e la riduzione dello spazio occupato dai componenti stanno
consentendo esperimenti in questo senso. Oggi si sta in particolare lavorando
sulla gestione dei consumi.
Ma può un hard disk assicurare un sufficiente grado di affidabilità se
montato su un tablet, un prodotto che spesso viene “maltrattato”, magari
buttandolo in una borsa o lanciandolo su un divano? “Certamente –
afferma Marazzi -. Ciò che può davvero rovinare un hard disk oggi è una
caduta su una superficie rigida, come il pavimento. Ma un evento di questo tipo
può sicuramente danneggiare anche altri componenti del tablet. E, comunque, il
back-up dei dati è un’operazione che andrebbe fatta sempre, a prescindere dal
dispositivo usato”.
Parliamo comunque di implementazioni che ci vorrà
ancora qualche tempo prima di vedere in commercio. Invece, molto più a breve, probabilmente
entro la fine dell’anno, per soddisfare le necessità di quegli utenti di tablet
e smartphone che sono sempre a corto di storage, WD rilascerà un hard disk portatile di dimensioni molto
contenute e in grado di creare una propria rete Wi-Fi per dialogare wireless con i vari device. In sostanza, un
archivio che ampli lo spazio di memorizzazione e che possa essere facilmente
portato con sé, un prodotto sullo stile del Wireless Plus di Seagate, che, va
detto, è in commercio già dallo scorso anno. E Marazzi ne è ben cosciente: “Arriviamo
in ritardo rispetto ai nostri competitor – ammette – però abbiamo voluto
approfittare di questo ritardo per proporre un prodotto testato nei minimi
dettagli, particolarmente versatile, che consenta un’elevata velocità di
trasferimento dati, grazie al supporto
del protocollo Wi-Fi 802.11ac”.
Tecnologie sempre più miniaturizzate e volte alla
massima portabilità farebbero pensare che il focus si stia allontanando dai
prodotti desktop. “E’ un fattore indiscusso – conferma Marazzi – che
questo tipo di prodotti venda meno che in passato, mentre gli hard disk
portatili sono in continua e costante crescita. Oggi c’è sempre più la
propensione a puntare su un prodotto desktop quando si vuole una grande
capacità di memorizzazione. Fatto questo che sta portando a un naturale aumento
del mercato dei Nas”.
E per quanto riguarda i prezzi, cosa ci possiamo
aspettare per il segmento hard disk? “Come tutti i prodotti It, anche gli
hard disk stanno avendo una costante riduzione del prezzo di vendita – risponde
Marazzi -, in parte dovuta a un trend di mercato e in parte alle strategie
commerciali di molti rivenditori, che tendono a puntare sempre di più sul prezzo
anziché sul contenuto tecnologico. Questo sta portando a proporre un prodotto
come l’hard disk, che è ricco di tecnologia, a un costo paragonabile a quello di
una custodia per tablet o smartphone”.