Famiglia di processori Atom C2000 in testa, la roadmap annunciata è volta a virtualizzare la rete e a favorire lo sviluppo di soluzioni di storage intelligenti.
È una strategia volta a ridefinire l’architettura dell’infrastruttura datacenter quella annunciata da Intel per consentire ad aziende e utenti di trarre vantaggio da un mondo della mobilità sempre più orientato ai servizi.
Va, infatti, letto in questo senso il rilascio di ulteriori dettagli riguardanti la famiglia di processori Intel Atom C2000 di prossima generazione e la roadmap delineata a partire dal 2014 per i prodotti a 14 nm.
Obiettivo, favorire l’espansione di Intel in nuovi segmenti del settore datacenter, in cui è in corso la transizione da modelli proprietari a modelli di elaborazione più aperti e basati su standard.
Nuove sfide per reti, storage e server
Con il crescere del volume di dati non strutturati trasferiti, raccolti, aggregati e analizzati nei datacenter emergono, infatti, nuove sfide per le reti, ma anche per i computer e i sistemi di storage. Di conseguenza, i datacenter devono essere più flessibili e orientati ai servizi contestuali, nonché più semplici da gestire e far funzionare.
Basti pensare a una realtà che, come Disney, negli Stati Uniti, ha da poco iniziato a fornire ai visitatori speciali braccialetti con connettività wireless per migliorare l’esperienza nei parchi di divertimento tramite l’analisi dei dati in tempo reale.
A sua volta, in Cina, Bocom sta finanziando un programma intelligente per la sicurezza stradale che si propone di identificare i modelli di traffico e offrire, in maniera intelligente, in una città con 10 milioni di abitanti, opzioni per la scelta dell’itinerario più appropriato ai veicoli su strada.
Se la rotta va verso una Open Network Platform
Convinta che il settore del networking sta per attraversare una transizione simile a quella registrata anni fa per il segmento dei server, per Intel dotare le reti di caratteristiche di elaborazione aperte e multifunzione offre la possibilità di massimizzarne la larghezza di banda, ridurne sensibilmente i costi e assicurare la flessibilità per offrire nuovi servizi.
I progetti di riferimento Open Network Platform introdotti da Intel si propongono, dunque, di assistere gli Oem nella creazione e installazioni di reti definite da software virtualizzati, con le quali è possibile ridurre il tempo necessario per la fornitura di un nuovo servizio a pochi minuti, contro le 2-3 settimane richieste con le reti tradizionali.
Ma non solo.
Implementando tecnologie e strumenti di storage intelligenti, la promessa di Intel è, infatti, di contribuire a ridurre la quantità di dati da archiviare e migliorarne l’utilizzo per i nuovi servizi, mentre i piani per ottimizzare i carichi di lavoro possono ora beneficiare di configurazioni Cpu e SoC personalizzate.
Processori di nuova generazione: a ciascuno il suo
In tal senso, la seconda generazione della già citata sulla nuova famiglia di processori Atom C2000 “Rangeley”, destinata a microserver e sistemi di storage a basso consumo energetico e alta densità, e quella “Avoton” per i dispositivi di rete, sarà basata sulla tecnologia di processo a 22 nm di Intel e sull’innovativa microarchitettura Silvermont.
Inoltre, i prodotti includeranno fino a 8 core con connettività Ethernet integrata, supporto per fino a 64 Gb di memoria e un’efficienza energetica fino a quattro volte superiore e prestazioni fino a sette volte più elevate rispetto alla prima generazione di SoC per server basati su processori Intel Atom introdotti a dicembre dello scorso anno.
Destinati a microserver, sistemi di storage e dispositivi di rete, i prodotti Intel di prossima generazione basati sulla tecnologia di processo a 14 nm, previsti per il 2014 e oltre, offriranno un insieme ancora più ampio di soluzioni a basso consumo e ad alta densità per applicazioni e servizi su scala Web.
Al loro interno sarà, inoltre, inclusa la famiglia di processori Intel Xeon E3, nome in codice “Broadwell”, destinata a carichi di lavoro incentrati su processori e grafica, come i videogame online e la transcodifica multimediale, mentre i SoC basati su processore Intel Atom, nome in codice “Denverton”, renderanno possibili installazioni dalla densità ancora più alta nei datacenter.
Infine, come ultima aggiunta alla futura roadmap, un nuovo SoC progettato appositamente per l’architettura Broadwell Intel di prossima generazione offrirà livelli più elevati di prestazioni in sistemi ad alta densità e ad altissima efficienza energetica, a disposizione degli operatori di datacenter nell’attuale mondo della mobilità sempre più orientato ai servizi.
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