Quindici nuovi datacenter per coprire tutte l geografie e i mercati. Il ruolo di SoftLayer.
Le prospettive sono importanti.
Secondo i dati elaborati da Ibm Market Intelligence, entro i prossimi 6 anni il mercato mondiale del cloud computing arriverà a valere 200 miliardi di dollari.
Un volume significativo.
Talmente significativo che richiede investimenti adeguati per poter cogliere a pieno l’opportunità.
Cosa che Ibm ha deciso di fare, varando un nuovo piano di investimenti che guarda proprio al cloud.
L’obiettivo di Big Blue è quello di dotarsi di asset globali tali da renderla interlocutore di riferimento per lo sviluppo del mondo e dei servizi cloud.
1,2 miliardi di dollari è l’investimento previsto per un progetto che include l’apertura di 15 nuovi data center in tutto il mondo.
Le nuove strutture, che andranno ad aggiungersi alle 13 esistenti di SoftLayer – acquisita lo scorso anno – e ai 12 della stessa Ibm porteranno a 40 il totale dei datacenter disponibili.
L’obiettivo, scrive Ibm in una nota è ” avere 4 o più data center in tutte le principali regioni geografiche e centri finanziari”.
La nuova infrastruttura di fatto raddoppierà la capacità cloud attuale di SoftLayer, che resta l’asset fondamentale per la strategia futura di Ibm.
SoftLayer è l’asset sul quale si basano e si baseranno infrastruttura e servizi cloud.
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