Una visione unificata riunisce nelle valutazioni della sociatà di ricerca pc, tablet e smartphone. Nell’insieme i segnali sono cautamente positivi. Come cambiano i rapporti tra sistemi operativi.
Gartner si arrende all’evidenza e nelle sue analisi e proiezioni comincia a parlare in modo più comprensivo di dispositivi, includendo quindi non solo desktop, notebook e ultrabook, ma anche tablet e smartphone nelle sue rilevazioni.
Nell’utimo report presentato oggi, la società parla di un mercato mondiale in crescita del 4,2 per cento a 2,4 miliardi di unità entro fine 2014.
Una crescita contenuta, ben lontana dagli antichi fasti, ma che sembra in qualche misura togliere un po’ di pressione dal sempre declinante mercato del pc tradizionale, il cui andamento va letto con molta attenzione.
Complessivamente, per i pc si parla di un rallentamento del regresso; dopo lo scivolone del 9,5 per cento dello scorso anno, che ha portato il comparto a 317,6 milioni di unità, quest’anno il calo dovrebbe essere più contenuto e comunque inferiore al 3 per cento, in linea per un recupero sostanziale nel 2015, quando potrebbe passare da 308 a 316 milioni di macchine.
Attenzione, però.
La voce in recupero, che compensa dunque il declino, è quella degli ultramobile, destinati a passare già quest’anno da 21,5 a 32,2 milioni di unità, per poi balzare a 55 il prossimo anno.
Nel mentre, desktop e notebook tradizionali, passano dai 296 milioni del 213 ai 276 attesi quest’anno e si 261 pronosticati per il 2015.
Il merito di questa fiammata di ritorno va al ciclo di sostituzione di Xp da parte delle imprese, che giocoforza comincerebbe a prendere piede.
In compenso gli altri dispositivi e form factor sembrano godere di un buono stato di salute generale.
Per i tablet si parla di un passaggio da quasi 207 milioni di unità nel 2013 ai 256 di quest’anno e ai 320 milioni del 2014; per gli smartphone si dovrebbe passare da 1,8 a 1,94 miliardi di unità nel giro di un biennio, mentre altri dispositivi, anche ibridi, potrebbero superare i 7 milioni di pezzi già il prossimo anno.
Per i tablet, sottolinea la società di ricerca, si parla già di mercato quasi maturo, per lo meno nei mercati Occidentali, tanto che la crescita si dovrebbe attestare quest’anno appena al di sotto del 24 per cento.
Mei mercati maturi l’attenzione oggi si rivolge ai prodotti con display più ampi, mentre i mercati asiatici sembrano oggi preferire i phablet.
Una volta unificato lo scenario dei dispositivi, cambia, e radicalmente, anche l’asset dei sistemi operativi.
Così, là dove il pc diventa uno dei tanti dispositivi possibili, la leadership viene assegnata senza ombra di dubbio ad Android, che da quasi 899 milioni di dispositivi dello scorso anno già quest’anno potrebbe superare 1,1 miliardi per arrivare a 1,3 miliardi alla fine del 2015.
Crescono anche Windows, che dovrebbe passare da 326 a 373 milioni di unità, grazie anche alle buon performance di Windows Phone, e iOS/Mac OS, che da 236 milioni di fine 2013 dovrebbe raggiungere i 301 milioni alla fine del prossimo anno.
Caduta vertiginosa per gli altri sistemi operativi, che in due anni lasciano alla concorrenza 300 milioni di unità, passando da 873 a 545 milioni di pezzi.