L’organico verrà ridotto di 118 unità. La riorganizzazione della filiale italiana prevede tre organizzazioni funzionali
Robusto piano di riorganizzazione in casa Xerox Italia. I pesanti tagli d’organico che stanno investendo molte delle società It si fanno sentire anche in Italia e Xerox, nell’ottica di tagliare i costi e semplificare i processi gestionali, ha deciso di ridurre l’organico di 118 unità, circa il 10% del totale attuale. Parallelamente è stata modificata l’organizzazione aziendale dalla quale sono nate tre organizzazione non più geografiche ma funzionali, guidate da tre direttore generali che fanno capo all’amministratore delegato Dirk Collin: la Iso, guidata da Giuseppe Bonizzoni, si rivolge alle grandi aziende attraverso una forza di vendita diretta e si occupa delle soluzioni ad alto valore aggiunto, la “Shared Resources” (personale, amministrazione, finanza, assistenza tecnica), diretta da Ezio Carbone e la Gmo, sicuramente il punto di riferimento per il trade, visto che la General Market Operations ha lo scopo di indirizzare il mercato attraverso i canali indiretti e i concessionari. All’interno della Gmo operano la Opb (guidata da Massimo Olivieri) e la Soho (da Guerrino Cesarato), mentre la Opo ha cessato di esistere dopo soli 6 mesi di vita. La Opb e la Soho rispondono però direttamente a una struttura inglese.
Prima questione spinosa: la riduzione d’organico. “In Italia una riorganizzazione andava fatta ha spiegato il direttore generale Gmo Daniele Puccio – . La compagnia italiana, nonostante anni di forte successo, ha sofferto molto nel 2000. C’è stato un inasprimento della base dei costi che fino a ieri erano stati visti come investimenti. Poi alla fine non c’è ritorno e i nodi sono arrivati al pettine.
È una decisione che andava presa, anche guardando il bilancio”. La cosa si sta traducendo in una riduzione d’organico di 118 unità, concertata con i sindacati. “Ci saranno riduzioni sia nello staff che nelle operation, ma non posso dire precisamente dove”, continua Puccio che sottolinea che i “tagli non riguarderanno le attività di canale”. Non è escluso anzi sarà probabilmente incentivato il trasferimento di alcune persone verso il canale indiretto. In sostanza, zone che possono essere coperte meglio dai concessionari o da altre strutture, non verranno più seguiti dai venditori o dai tecnici interni. È una questione di costi. Ma quanti? “Ci saranno risparmi significativi, altro non posso dire. In ogni caso la crescita di Xerox Italia non può passare solo da un riduzione dei costi”.