Computer Dealer & Var e Reseller Weekly Web hanno organizzato una tavola rotonda sulla distribuzione dell’offerta telefonica mobile e fissa, sia professionale che consumer. Incontro-scontro? Non proprio, ma molti dettagli sono ancora da discutere.
L’incontro tra carrier e distributori è ai primi passi e già si respira aria di conflitti, dettati soprattutto dai margini di intervento sui clienti. Proprio come una decina di anni fa quando i vendor di informatica aprirono le braccia alla distribuzione e poi |
trovarono a competere con lo stesso canale per le grosse partite. I distributori
fanno intendere, tra le righe, che i carrier (soprattutto i più grandi) sono
prepotenti e pronti a dettar legge su un mercato che conoscono a malapena. Lo
scenario si presenta ancora ambiguo ma la richiesta c’è già, anche se mancano
operatori specializzati e una serie di servizi necessari. Computer Dealer &
Var, per chiarire la situazione ha condotto, attraverso il proprio Ufficio
Studi, due ricerche sugli operatori che offrono, o che sono intenzionati a
farlo, prodotti e servizi di telefonia (fissa e mobile) e, sulla base dei
risultati, ha organizzato una tavola rotonda, riunendo diversi player del
settore. Gomito a gomito distributori e carrier hanno evidenziato le rispettive
posizioni e non sempre parlando la stessa lingua. Il fatto, non secondario, è
evidentemente dovuto alla conoscenza ancora limitata intorno al tema di chi fa
cosa . Questo atteggiamento si riscontra soprattutto nei carrier con una forte
offerta in area consumer. Ma è comunque vero che il corteggiamento è appena
iniziato, complice la tecnologia che sta unendo informatica e telefonia, e
l’impreparazione del mercato distributivo telefonico, che non sa come affrontare
l’ondata delle nuove competenze. Le potenzialità di mercato per i dealer
informatici si fanno interessanti, considerando una serie di ma da aggiungere
a quelli già citati. I business model dei rivenditori It non sembrano adattarsi
facilmente a quelli proposti dai carrier, soprattutto in area consumer. E poi ci
sono i problemi di chi gestisce la formazione e di come dividere gli
investimenti. Durante la tavola rotonda sono emerse tante problematiche e una
sola certezza: siamo all’inizio di una nuova era e dobbiamo imparare a gestire
congiuntamente grandi potenzialità, per cui la parola collaborazione è un
obbligo.