Molti fornitori di applicazioni, se vorranno sopravvivere, dovranno attrezzarsi per affrontare la strada dell’Application service providing, ripensando alla propria struttura organizzativa e ai paradigmi informatici attorno ai quali quest’ultima dovrà ruotare.
Se lAsp può essere definito, nel modo più semplice possibile, colui che "vende" o "affitta" applicazioni o, ultima ratio, sistemi informativi, come deve essere il sistema informativo di un Application service provider? La domanda appare quanto mai lecita visto che, anche in Italia, incominciano a manifestarsi realtà che si propongono di fornire soluzioni integrate, garantendo un outsourcing totale di infrastrutture e applicazioni.
In tale situazione, il modello emergente è quello definito "billing", approccio che incomincia ad assumere un ruolo predominante nellorganizzazione delle telco e sembra essere lunico adottabile in situazioni complesse come quelle che si possono proporre quando si tratta di gestire un Asp. Quale sarà leffettiva crescita e la reale diffusione del fenomeno è difficile da stabilire. Solo per citare alcuni numeri, secondo il Gatner Group il 50% delle grosse imprese inizierà già da questanno un processo di outsourcing selettivo del management delle applicazioni, mentre, se ci si vuole fare unidea della dimensione del mercato per il prossimo triennio, troviamo stime che, per il 2004, variano tra gli 8 e i 25 miliardi di dollari.
Come è facile prevedere, quelli che, allinterno della catena dei fornitori, dovranno entrare in gioco per fornire una soluzione che vada dalle connessioni alla manutenzione e sviluppo dellapplicazione, assumeranno il ruolo di interfaccia con il cliente, avvero il ruolo dellAsp, e dovranno essere in grado di gestire una value chain tuttaltro che semplice e soprattutto "Internet centred".
Il cammino è segnato
Molti di coloro che oggi offrono applicazioni, soprattutto di un certo tipo, dovranno, per sopravvivere, intraprendere la strada che li porterà ad assumere il ruolo di Asp. Ma, per poterlo fare, dovranno ristrutturarsi, in alcuni casi in tempi piuttosto brevi, in modo da rivedere completamente il modello organizzativo. Da una parte, infatti, lofferta nei confronti del cliente dovrà essere fortemente modificata per inserire nuove tipologie di tariffazione fino a oggi impensabili, come, ad esempio, lutilizzo a "consumo", sia in termini di tempo, sia di numero di utenti e accessi contemporanei.
Sul fronte opposto, a giocare un ruolo importante saranno i fornitori dei vari servizi necessari a trasformare lapplicazione in una nuova dimensione, a cui lutente potrà accedere attraverso un semplice client (un browser Internet nella maggior parte dei casi), ovunque e comunque. Questo porterà, inevitabilmente, allinterazione con realtà (dai data center, ai fornitori di connessioni) dove il modello di tariffazione avviene, ormai quasi sempre, in funzione di volumi e consumi. In altre parole, dal punto di vista organizzativo lAsp verrà a trovarsi di fronte a un fuoco incrociato, in cui i diversi importi diventano funzioni di un numero sempre più elevato di variabili e i tempi di risposta si riducono drasticamente, portando a un livello di primo piano il monitoraggio tanto del QoS quanto dello Sla. Inoltre, va tenuto presente che chi fornisce un servizio basato sullesternalizzazione del sistema informativo, cosa non facile nel contesto attuale, necessita di unimmagine di efficacia ed efficienza nel presentare, come inevitabile, la propria offerta allutente finale.
Un sistema flessibile
In base a queste premesse, è quindi possibile tracciare una linea di massima sulle caratteristiche dellorganizzazione e del sistema informativo di un Asp. Innanzitutto, le persone coinvolte nellorganizzazione devono essere in grado di agire, per le parti di propria competenza, sul sistema informativo, il che comporta la necessità, oltre che di un elevato livello di integrazione delle diverse funzioni, di semplicità duso e di una buona gestione della privacy. Il sistema dovrà consentire una gestione estremamente flessibile tanto del pricing quanto del billing, per andare incontro alle specifiche esigenze dei clienti, caratterizzati da una sempre più elevata eterogeneità, basti pensare al probabile fenomeno dellutilizzo di prodotti Erp anche nelle piccole realtà, fino ad oggi precluse per ragione di costi.
La gestione dellaffitto delle applicazioni, almeno di alcune, dovrà poter avvenire anche in base al reale utilizzo, il che richiede una forte integrazione con i sistemi di monitoraggio, allo stesso livello per cui bisogna essere in grado, per ragioni di trasparenza, di fornire, possibilmente in tempo reale, report relativi sia alluso sia allo Sla e al QoS. Dovrà essere, inoltre, garantita la possibilità di aggiornamento in automatico delle tariffe, la gestione del periodo di fatturazione, nonché le politiche di sconti cumulativi e quantaltro necessario a rendere dinamica lofferta, legata alle sempre più frequenti oscillazioni del mercato. Sul fronte opposto, si dovrà, invece, affrontare il tema dei fornitori di quei servizi che non possono essere erogati direttamente e prevedere una serie di integrazioni con il sistema informativo di questi, realizzando reali modelli di business-to-business. Tutto ciò, come evidente, impone che il sistema sia estremamente flessibile in termini di scalabilità e differenziazione.
A fronte di tale complesso scenario, domina la classica variabile dellimprevedibilità del mercato italiano, la cui caratteristica è di rimanere spesso assopito e di occupare la posizione di fanalino di coda per un certo periodo, per poi esplodere e recuperare, in tempi rapidi. Un contesto, questo, che spesso si dimostra molto penalizzante nei confronti di chi non si è preparato per tempo ad affrontarlo.