Un settore molto dinamico. È quanto emerge dall’indagine di Dun & Bradstreet condotta su oltre 6.600 aziende italiane della grande distribuzione organizzata. Il rischio d’impresa è sempre alto, ma meno accentuato rispetto al passato. L’unico neo è ancora rappresentato dai ritardi nei pagamenti.
Gli indicatori di rischio per le aziende italiane della grande distribuzione organizzata sono in calo e il settore è caratterizzato da un forte dinamismo. Sono i risultati dell’analisi condotta da Dun & Bradstreet su oltre 6.600 aziende della Gdo, suddivise tra grandi magazzini (esclusi gli alimentari), supermercati (alimentari e altri prodotti per la casa) e aziende diversificate.
Le aziende a basso rischio risultano essere il 37,1% contro il 32,6% registrato a maggio dello scorso anno. Le aziende con un tasso di rischio medio-alto risultano essere il 35% contro il 37,6% dello scorso anno. La percentuale di aziende a rischio elevato è invece scesa dal 25% del 2000 all’attuale 23,25 per cento. Rimane poi grosso modo inalterata la fetta di aziende che hanno cessato l’attività o hanno dichiarato il fallimento. Sono infatti pari al 4,7 per cento, contro un dato medio del 3,6% per quanto riguarda il resto delle aziende italiane.
I tassi di rischio risultano bassi nei supermercati, salgono nei grandi magazzini e risultano invece più bassi nelle aziende della Gdo di tipo diversificato, che mostrano livelli di affidabilità più elevati della media italiana.
Il ritardo nei pagamenti ai fornitori continua comunque a essere una nota dolente. Le aziende della Gdo pagano in media con un ritardo di 27 giorni rispetto alle scadenze concordate. Nel complesso delle aziende italiane, il ritardo medio di pagamento è di 11 giorni. Soltanto il 39,8% dei pagamenti della grande distribuzione avviene puntualmente o con ritardi inferiori ai 15 giorni. Una percentuale simile (il 38,7 per cento) paga con ritardi compresi tra 15 e 30 giorni e il 21,5% con ritardi di oltre un mese. Di questi ultimi, l’8,8% salda i debiti entro i 60 giorni, ma il 12,7% lo fa con oltre due mesi di ritardo.
I più lenti a effettuare il saldo risultano essere i supermercati, mentre una buona fetta dei grandi magazzini e delle aziende diversificate paga puntualmente o entro i 15 giorni.