La software house bolognese propone in affitto l’Erp ProJ e le soluzionui per Scm, Crm e Bi grazie ai datacenter messi a disposizione da Big Blue.
Dopo molte parole, sembra che sia giunto il momento dei fatti per il modello Asp (Application service provider), che prevede l’erogazione di applicativi via Internet a fronte del pagamento di un canone. È con molta concretezza, infatti, che Ibm e Groppo Pro hanno annunciato un accordo in base al quale Big Blue mette a disposizione i propri datacenter (in Italia sono due, a Milano e a Roma) e la software house bolognese il proprio Erp ProJ, oltre ad applicativi per Scm, Crm e Business intelligence: tre clienti già attivi, appartenenti al segmento delle Pmi, per un totale di 100 utenti collegati in tre mesi di attività. E con la previsione di arrivare a 250 utenti entro il 2001 e a mille entro il prossimo anno. “Per Ibm – ha dichiarato Augusto De Castro, vice president strategic outsourcing per la south region di Ibm Global Services – si tratta di un annuncio molto importante, dato che si riferisce al primo accordo del genere a livello nazionale”. Un accordo di business che testimonia anche il ruolo che Big Blue intende giocare in questo scenario, che è quello di Asp “enabler”. Per Gruppo Pro, invece, la scelta testimonia la volontà di affiancare il nuovo modello di vendita a quello tradizionale, basato sulla commercializzazione delle licenze; a questo scopo, non a caso, la società ha creato una nuova business unit dedicata che ha deciso di battezzare Probity, in nome dell’idea di sicurezza che si vuole trasmettere con l’offerta.
Gruppo Pro si propone alle aziende come unico interlocutore di riferimento, e intende offrire Service level agreement (i cosiddetti Sla, cioè i contratti che specificano le varie condizioni della fornitura) chiari, condivisi e verificabili, grazie anche alla presenza di misurazioni prestazionali effettuate giorno per giorno e pubblicate sul sito di Probity.
Il target è rappresentato dai 6 segmenti tipici sui quali la società punta da sempre con le proprie verticalizzazioni, con particolare riguardo a trasporti, distribuzione B2B e manufactoring, ai quali seguiranno, in un secondo momento, l’industria ceramica, la distribuzione B2C e il tessile-abbigliamento.
“Da parte delle Pmi– ha spiegato Davide Boni, direttore marketing e comunicazioni della software house – ci aspettiamo interesse verso la scelta dell’Erp integrale in modalità Asp, che asseconda il criterio della semplificazione, mentre le realtà più grandi concentreranno la propria attenzione su applicazioni più specialistiche, potendo sfruttare in questo modo il vantaggio del costante aggiornamento applicativo garantito dal servizio”“.