Questi dispositivi confermano il loro ruolo di insostituibili traduttori di protocollo. It Labs ha provato alcune soluzioni pensate per le medie aziende, dove l’offerta spazia da modelli ultracompatti con funzionalità ridotte a dispositivi scalabili con porte per connessioni broadband.
Con lespandersi a macchia dolio dellutilizzo di Internet per lo scambio e la ricerca dinformazioni, diventa necessario dare anche alle piccole e medie aziende la possibilità di collegare la Lan aziendale ad altre reti, ad esempio unaltra Lan di una sede periferica oppure la rete Internet pubblica.
Per fare ciò, è necessario dotarsi di unapparecchiatura capace di far dialogare reti diverse sia nel protocollo che nel metodo di trasmissione delle informazioni, ad esempio una Lan Ethernet con un collegamento Isdn (Integrated services digital network) oppure Adsl (Asymmetric digital subscriber line).
Unofferta molto varia
Tra i prodotti di questa tipologia un ruolo fondamentale è svolto dai router. Nellambito delle infrastrutture di networking aziendale si è imposto, de facto, lo standard Ethernet ma lo stesso discorso non vale per la connettività con lesterno. In questo caso, infatti, le proposte dei vari fornitori di servizi sono molteplici e in continuo mutamento: seppure differenti nella tecnologia, nelle prestazioni e nel prezzo, attualmente la maggior parte delle offerte si indirizza verso Isdn, Adsl, Hdsl e Cdn (Content delivery network).
Non si esclude comunque che, vista la crescita rapida di nuovi metodi di connessione Internet ad alta velocità, ben presto saranno disponibili nuovi sistemi per il supporto alla banda larga.
Come orientarsi nella scelta
Questo porta a una prima considerazione sul fatto che un router aziendale dovrebbe sempre garantire la scalabilità necessaria per consentire allutilizzatore di rimanere al passo con la tecnologia. Quindi, non solo un apparecchio multiprotocollo per linterfacciamento con differenti protocolli di rete, ma anche un prodotto modulare per salvaguardare linvestimento e garantire connettività costante in differenti scenari. Si pensi, ad esempio, allimpatto che potrebbero avere le connessioni in fibra ottica nellimmediato futuro. La scelta di un router dovrebbe quindi essere effettuata tenendo conto di questi fattori e della possibilità, in futuro, di effettuare un upgrade dello stesso per potersi avvalere della tecnologia più conforme alle proprie esigenze. Per tutti questi motivi, abbiamo accarezzato lidea di poter provare router di differenti produttori destinati alla fascia media degli utenti, con caratteristiche differenti di scalabilità, anche per la parte Ras (Remote access server), e con la possibilità di utilizzare anche porte adatte ad altre connessioni a larga banda. Lo scenario reale, però, ha evidenziato come, a parte un paio di casi, la differenziazione in fasce dimensionali sia ben più marcata di quanto ci aspettassimo.
Soluzioni scalabili o compatte
A fianco dei prodotti di Cisco e Allied Telesyn, che rientravano nel target che ci eravamo prefissati, abbiamo rilevato una massiccia presenza di apparecchi di fascia bassa destinati a un bacino di utenza con esigenze sicuramente differenti da quelle di un grosso ufficio o di una filiale.
Su un altro versante, invece, abbiamo riscontrato la disponibilità di proporre router di fascia superiore al target, quale quello di Juniper, cosa che però abbiamo preferito evitare per non sbilanciare in maniera troppo netta il taglio del test e soprattutto perché, in relazione al laboratorio approntato per la prova in oggetto, non sarebbe stato possibile valutare al meglio una macchina con elevate prestazioni.
Pertanto, ci siamo trovati di fronte a due tipologie di prodotto: router modulari e router all-in-one, "quasi" plug-and-play, caratterizzati da semplicità di utilizzo e funzionalità ridotte.