Mobile advertising, pregi e difetti di un fenomeno in rapida espansione

Senza un’attenta legislazione a tutela dei consumatori, GartnerG2 prevede fenomeni di spamming

GartnerG2, la nuova business unit della società di
ricerca americana Gartner, avverte: entro i prossimi 8-12 mesi la pubblicità via
mobile provocherà un tale fenomeno di spamming, che gli utenti europei andranno,
per forza di cose, tutelati.
Lontano da una legislazione che ne regolamenti
l’utilizzo, il nuovo canale di marketing verrà ben presto preso di mira dalle
società che intendono raggiungere quanti più utenti possibile via Sms.
I
consumatori e le società che ne tutelano i diritti si dovranno muovere per
tempo, mentre gli operatori dei mobile network e l’industria pubblicitaria
dovranno collaborare insieme per definire il miglior modo per operare nel nuovo
business.
A tale proposito, GartnerG2 ha
stilato una sorta di vademecum per le società che, utilizzando gli short
message, intendono raggiungere i propri utenti. Senza alienarli,
però.

Cinque sono le regole d’oro da prendere alla
lettera:

1 L’utente dovrà sempre avere la possibilità di
decidere se ricevere o meno l’annuncio pubblicitario sul proprio apparecchio
cellulare, in modo da non essere disturbato nel bel mezzo di una riunione di
lavoro o altro.
2 Visto che, effettivamente, alcuni messaggi
pubblicitari possono essere estremamente rilevanti per alcuni utenti, sarebbe il
caso che gli operatori network e i pubblicitari studiassero una sorta di
targettizzazione del servizio.
3 I messaggi pubblicitari
dovranno essere discreti e percepiti dagli utenti come non invasivi. Testi e
immagini sono ancora accettabili, mentre non lo sono i messaggi pubblicitari
vocali. L’ideale sarebbe che i messaggi arrivassero senza alcun tipo di alert, a
meno che l’utente non desideri diversamente.
4 Gli utenti
non dovranno mai essere bombardati da una miriade di messaggi.
3-5 Sms pubblicitari al giorno sono il limite tollerabile. Gli utenti sensibili
ai prezzi dovranno essere preparati a ricevere un ampio volume di messaggi
pubblicitari in cambio di benefici tangibili, come la possibilità
d’inviare messaggi privati in maniera completamente
gratuita.
5 Ricevere
messaggi pubblicitari, per gli utenti si traduce anche in costi, sia a livello
monetario, sia per quanto riguarda la memoria occupata del telefono cellulare e
il consumo della batteria. Una libera offerta a favore degli utenti potrebbe
rendere più accettabili questo genere di disservizi indotti.

Non da
ultimo, GartnerG2 invita le società a considerare i danni a livello di immagine
che potrebbero derivare da un uso improprio dell’mobile advertising.
Alle stesse, la società di ricerca americana ricorda anche che il futuro del
“nuovo” canale di comunicazione è strettamente legato alla loro capacità di
arricchire le esperienze della nuova audience.
L’humor potrebbe essere la
chiave vincente. Ma non senza che le cinque regole d’oro prospettate vengano
prese in considerazione e adottate. Non dimentichiamo inoltre che l’era del Gsm
è destinata a lasciare, anche se più lentamente del previsto, spazio al
Gprs e all’Umts. Questo significherà due cose: l’avvento di immagini e
testi visualizzabili dal display del proprio apparecchio cellulare, e il
superamento dei confini dell’Sms.
Insomma, il mobile advertising è e rimane
uno strumento di successo. A condizione che agli utenti abbiano
sempre l’ultima parola.

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