Le applicazioni di commercio elettronico e di Web browsing mobile in contesto Wlan richiedono l’impiego di un nuovo protocollo Ip dedicato alla mobilità.
Ogni volta che il vostro computer, Pda o notebook si collega a Internet utilizzando un’interfaccia mobile, il suo indirizzo Ip cambia, il che ne impedisce il riconoscimento a meno che il dispositivo comunichi esplicitamente il suo nuovo indirizzo prima di cominciare una transazione.
Spesso questa operazione è necessaria al fine di autenticare completamente il sistema e tenere traccia delle operazioni da esso compiute. Alla successiva connessione, tuttavia, tale indirizzo cambierà e perciò sarà necessario ripetere la registrazione usando il nuovo indirizzo, impedendo la continuità delle operazioni.
Ciò diventa particolarmente fastidioso quando pensiamo a una situazione che unisca la rete telefonica cellulare e la Wlan, in uno scenario nemmeno tanto futuribile. Supponiamo che l’utente sia collegato a una rete Gprs e che si arrivi all’interno di un edificio coperto da una Wlan con cui è compatibile. La commutazione automatica del sistema di trasmissione consentirebbe al Pda, notebook o telefonino (modelli futuri) di sfruttare la maggiore velocità della Wlan e di accedere alle informazioni proposte dal locale, dal museo o dallo shopping center in cui è entrato.
Affinché il passaggio sia del tutto trasparente è necessario ricorrere al protocollo Mobile Ip, definito dall’Internet Engineering Task Force per assegnare un indirizzo permanente, diverso da quello assegnato di volta in volta dalla provider a cui ci si collega. Tale indirizzo permanente prende il nome di Home address e risiede sulla rete originaria dell’utente, sulla quale si trova anche uno speciale dispositivo chiamato home agent che intercetta tutte le comunicazioni indirizzate all’home address e le dirotta verso l’indirizzo effettivo a cui l’utente è collegato in quel momento.
Nella prima fase di registrazione a servizi di m-commerce o di altra natura, il telefonino, Pda o notebook fornirà quindi il proprio home address e da quel momento sarà libero di passare da una rete all’altra e da un indirizzo all’altro, confidando di essere sempre raggiungibile.
Le implementazioni di questo genere di tecnologia sono ancora poche. Birdstep, una società norvegese specializzata nella creazione di miniportali abbinati a wireless Lan, ne ha recentemente dimostrata una che è compatibile sia con Wireless Ethernet sia con Bluetooth e che si conforma anche alle nuove specifiche Ipv6. L’Internet protocol versione 6 è stato pensato, tra le altre cose, per estendere il numero di indirizzi Internet disponibili su scala planetaria così da far fronte all’enorme domanda che risulterà dalla diffusione dei telefonini di terza generazione e degli altri dispositivi mobili che saranno “perennemente” collegati in rete.