Mentre Bill Gates annuncia di aver scelto New York come sede del lancio ufficiale del sistema operativo, c’è chi esprime qualche dubbio sulle reali potenzialità del software a salvare un segmento in forte crisi
Nel bene o nel male, uno degli argomenti più caldi del momento nel mondo
dell’Ict è Windows Xp, il tanto atteso sistema operativo il cui lancio ufficiale
avverrà il prossimo 25 ottobre a New York presso il Marquis Theater nei pressi
di Time Square. I più grandi vendor di hardware e software lo vedono (ma
soprattutto sperano che sia) il salvatore predestinato a risollevare le sorti
del segmento pc.
Però non tutti sono di questa opinione. Proprio in questi giorni alcuni
analisti hanno fatto sentire la loro voce esprimendo un’opinione contraria al
fatto che Windows Xp sia davvero la panacea a tutti mali. È vero, affermano, che
il sistema operativo è ricco di nuovi funzioni ma queste non sono sufficienti a
giustificare l’acquisto di un nuovo computer né l’upgrade del software
stesso.
In altre parole, secondo questi analisti il sistema operativo non sarebbe in
grado di far muovere quella macchina su cui molti sperano che è l’aggiornamento
del parco pc. Windows Xp si presta molto bene a vendere macchine nuove, dicono,
e in questo senso forse c’è chi ha aspettato la disponibilità del sistema
operativo per comprare il primo computer. Ma si tratta di un prodotto
indirizzato a pc di nuova concezione e piuttosto potenti e quindi non dovrebbe
avere quella diffusione sperata sulle macchine esistenti.
Su un fatto sono tutti concordi: comunque vada, Windows Xp è destinato a
portare un’impennata delle vendite. Il problema è vedere l’entità di questo
picco.