Lo scivolone registrato dalla domanda nel mercato dei semiconduttori avrebbe imposto un periodo di “pausa” ad alcuni stabilimenti dei due vendor in Giappone
La debolezza della domanda che ha caratterizzato
il mondo dell’high tech in questi ultimi mesi non ha certo risparmiato i
produttori di microchip.
Ne sanno qualcosa Fujitsu e Nec, che proprio in
questi giorni hanno annunciato uno stop forzato della produzione in
Giappone.
Stando ai portavoce delle rispettive società, saranno tre gli
stabilimenti Fujitsu che si fermeranno per cinque giorni, mentre per Nec si
parla di quattro giorni di stop forzato per tre fabbriche locali e di almeno una
linea di montaggio per un quarto dei suoi stabilimenti in patria.
A
quanto pare non sono bastati i tagli al personale e i tentativi di
diversificazione della produzione, apportati in questi ultimi mesi, per cercare
di superare quello che gli analisti di mercato concordano nel dichiarare l’annus
horribilis nella storia dell’industria.
Non dimentichiamo infatti, che solo
lo scorso agosto, le vendite mondiali di chip sono crollate del 42%, fino a
toccare quota 10,5 miliardi e mezzo di dollari.
E intanto il produttore
di componenti per disck drive, Tdk, ha annunciato che potrebbe essere costretto
a rivedere al ribasso le proprie previsioni di profitto per l’anno fiscale
iniziato lo scorso mese di aprile.
Solo nel quarto trimestre 2001,
terminato lo scorso 30 giugno, Tdk ha infatti visto i propri profitti netti
crollare letteralmente del 91%, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, fino
a toccare quota 1,2 miliardi di yen.
A conferma del generale periodo
negativo, e contemporaneamente a quanto annunciato da Fujitsu e Nec, Sony ha
reso noto che potrebbe ritardare la produzione di massa di alcuni tipi di
chip per videocamere digitali.