Tendenze e ostacoli per i Var di vertice

Dall’affermarsi del Web nel B2B alle difficoltà dello short skillage. Tre operatori affermati rispondono alle nostre domande e delinenano le caratteristiche del mercato

Negli ultimi tre anni l’opera dei Var è stata facilitata da due eventi episodici che hanno fatto la differenza (anno 2000 e Euro).

Tuttavia molte sono le novità e i cambiamenti che hanno caratterizzato questo periodo. Per cercare di avere un quadro più preciso abbiamo chiesto a tre Var, al vertice della nostra classifica, di spiegarci cambiamenti, scelte e ostacoli che hanno affrontato.


“Negli ultimi tre anni Thera ha continuato il percorso di sviluppo sempre più orientato alla fornitura di servizi completi di Ict – risponde Renato Baresi, vice direttore generale della società -, capitalizzando la ventennale esperienza di collaborazione con i clienti. Le applicazioni per aziende manifatturiere, Pmi, e altri settori sono la colonna portante dell’esperienza diretta: sia dei processi tipici dei settori di riferimento, sia delle esigenze di evoluzione. Alle competenze dobbiamo poi aggiungere gli investimenti in ricerca e formazione per lo sviluppo degli standard del mercato e di competenze tecnologiche più avanzate”.


Computer Var, nata da solide esperienze di partnership con Ibm (Sesa, Infordata, Macs) mette, invece, in risalto soprattutto l’individuazione della propria mission. “Abbiamo messo a fuoco il nostro compito come fornitori di soluzioni tecnologiche It su “enne” piattaforme – afferma Giovanni Moriani presidente della società -. Una conferma della validità del rapporto con Ibm che ha riaffermato la propria leadership per ampiezza dell’offerta hardware e completezza software, compresi gli strati middleware”.


Stesso vendor di riferimento e uguale consapevolezza la troviamo è nella risposta di Datasys che spiega così l’orientamento a specifiche tendenze del mercato. “Ha contato molto la decisone di sposare in modo prioritario Internet con il B2B – precisa Andrea Alfieri, marketing manager dell’azienda -, mostrando anche la validità della strategia multipiattaforma dell’azione di Ibm””.

Tutti d’accordo su stimoli e ostacoli

Sul fronte stimoli e ostacoli all’azione c’è pieno accordo tra gli operatori intervistati. Internet e il concretizzarsi di un numero significativo di applicazioni Web anche tra le medie imprese ha rappresentato, e sempre di più sarà, un vero motore di crescita, mentre l’ostacolo maggiore è la mancanza di un numero sufficiente di persone preparate per coprire il frammentato mercato italiano anche se con accenti differenti.


“Le tecnologie di comunicazione hanno aperto ambiti applicativi di estremo interesse – precisa Baresi -, ma all’entusiasmo si accompagna la carenza di personale con skill adeguato, che ha creato un mercato del lavoro con grande mobilità, ma non sempre accompagnata da professionalità consolidate”.


“La necessità di competenze – specifica per sua parte Moriani – relative al vasto mondo middleware, da abbinare alle competenze hardware e software di base, rende difficile e costoso reperire e mantenere il personale tecnico”.
L’organizzazione delle attività è un interessante momento di confronto tra gli operatori.


“Pianifichiamo lo sviluppo di Thera in due direzioni – spiega Baresi -: ampliamento nei settori dove siamo presenti, penetrazione in nuovi settori con acquisizioni e accordi con operatori leader. Abbiamo organizzato e suddiviso le attività per specifiche aree di esperienza e competenza e ogni sede territoriale dispone di esperienze e specializzazioni per offrire al mercato locale l’intera gamma dell’offerta”.


“C’è stata selezione ed espansione – sottolinea Alfieri -. Prima, ad esempio, avevamo più soluzioni Erp mentre oggi lavoriamo su una sola. Siamo attenti anche alle tematiche emergenti come la sicurezza e, infine, c’è la migrazione degli applicativi per il mercato Asp, che va verso architetture object oriented. L’organizzazione ha una nuova business unit per l’area dell’e-business, in particolare per soluzioni di Scm, e abbiamo rafforzato in modo significativo le divisioni per consulenza e controllo di gestione”.

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