Tandberg Data con Quantum per la tecnologia Dlt

La società norvegese conta di sfruttare il momento propizio per spingere i clienti ad adottare l’autoloader come soluzione di ingresso per la memorizzazione su nastro, sfruttando anche le ricadute di un accordo siglato di recente con Quantum.

Prosegue fino a fine dicembre la campagna, promossa da Tandberg Data, di rottamazione delle soluzioni di backup basate su tecnologia Dat e Scsi. L’iniziativa si propone di accelerare il cambio di tecnologie nel segmento dello storage su nastro e si rivolge direttamente ai rivenditori. Questi potranno, quindi, cedere alla società i “vecchi” prodotti a nastro ottenendo, in cambio, un certo sconto sull’acquisto delle nuove soluzioni basate sulle tecnologie Slr, Dlt e Sdlt.

La società norvegese non si fa sfuggire l’occasione di sfruttare al meglio l’abbandono degli sviluppi sul fronte della tecnologia Dat (dalla quale sono uscite Seagate, Hp e altre) per riuscire ad “accaparrarsi” nuovi clienti proponendo le proprie soluzioni di memorizzazione su nastro basate su autoloader. “Il mercato inizia a rendersi conto dell’importanza di storage e backup, con la conseguenza che esiste una maggiore spinta economica verso questo settore – ha tenuto a precisare Roberto Licari, country manager della filiale italiana di Tandberg Data – . Questo, abbinato ad altre contingenze di mercato quali l’abbandono del Dat e l’accordo siglato di recente con Quantum, che certifica Tandberg come partner esclusivista della tecnologia Dlt per l’Europa, permetterà di incrementare le vendite di prodotti Dlt e di generare un indotto sul marchio Tandberg e sulla sua offerta complessiva”.

L’azienda sta vivendo un momento propizio: “Basta pensare che a metà ottobre abbiamo raggiunto il fatturato dell’anno 2000 – ha sottolineato Licari – pari a sei miliardi di lire. Forti di questi numeri, abbiamo deciso di incentivare con più enfasi la migrazione”.
Tutto questo senza perdere di vista le nuove tecnologie. La casa norvegese, infatti, ha appena rilasciato un nuovo autoloader basato su tecnologia Dlt e ha deciso di focalizzarsi maggiormente sul segmento della media impresa valutando anche le opportunità offerte da nuovi mercati verticali.

L’idea che si vuole diffondere è quella che l’unità di backup può essere utilizzata anche per altri scopi, ad esempio, il rendering delle applicazioni audio e video.

Un anno fa è stata inaugurata una nuova azienda, interamente controllata da Tandberg, battezzata Omass (Optical Magnetic Storage). Quest’ultima ha sviluppato un nuovo prodotto basato su tecnologia a nastro che utilizza un sistema di scrittura ottica. Il prototipo realizzato è dotato di 600 Gb nativi di capacità storage e garantisce 60 Mb al secondo di transfert rate, assicurando un tempo di accesso al file, ovunque esso sia posizionato sul nastro, di 3 secondi e mezzo.
Il prodotto si avvicina al mondo degli hard disk e dovrebbe essere sul mercato per il 2003. “In realtà, ci stiamo muovendo su due fronti – ha precisato Licari -. Da un lato, ci stiamo impegnando a promuovere questa nuova tecnologia, per la quale abbiamo ottenuto anche finanziamenti da parte di Compaq, Ibm e altri. Dall’altro, stiamo valutando quali siano le reali risposte del mercato a queste novità. Dopo lo scotto subito con l’introduzione del Super Dlt, infatti, che non ha dato i risultati sperati, occorre fare attenzione a non “bruciare” le nuove tecnologie sbagliando i tempi della loro introduzione sul mercato”.

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