Mentre nel Bel Paese la Dsl è presente in 5 famiglie su 1.000, dall’altra parte dell’oceano gli utenti sono in aumento, ma i costi di connessione sono ancora troppo alti
Nel mese di novembre, negli Stati Uniti, oltre 21 milioni di utenti hanno
navigato su Internet da casa utilizzando una connessione a banda larga. I dati,
resi noti da Nielsen/NetRatings, evidenziano come un utente su cinque negli Usa
– circa il 90% in più rispetto a novembre 2000 – possieda ormai una Dsl.
Un dato questo che si riduce drasticamente se
gli utenti indagati sono quelli italiani. Secondo una ricerca condotta da
Gartner, l’Internet veloce – che dovrebbe consentire la trasmissione di una
notevole quantità di dati e l’integrazione tra il Web, la fonia e il video – da
noi riguarderebbe solo cinque abitazioni su mille.
Ma ad
essere sinceri è l’intera Europa a non brillare in fatto di penetrazione. La diffusione della banda larga può infatti vantare un +7%
solo in Austria, Belgio e Olanda. Indietro Svezia, Danimarca e Norvegia,
rispettivamente con una diffusione del 3,9%, 3,6% e 3,4%. Fanalino di coda,
neanche a dirlo, il Bel
Paese, con un ben più scarno 0,5%. E non consola il fatto che,
secondo le ultime stime di The Yankee Group, l’attuale numero di abbonati
ai servizi di banda larga negli Usa siano ‘solo’ la metà di
quei 10,7 milioni pronosticati. Complici la recessione economica che ha colpito l’America, ma anche
i prezzi di connessione, ancora troppo alti.