Vendute 17 milioni di licenze di Windows Xp. Ma non è tutto oro quello che luccica

Nonostante i risultati ottenuti da Microsoft a poco più di due mesi dall’introduzione del nuovo sistema operativo sul mercato, la società di ricerca statunitense Idc ha registrato il malcontento di un certo numero di utenti che guardano ora a Linux con rinnovato interesse

A oltre due mesi dall’ingresso sul mercato di Windows
Xp, Microsoft ha annunciato che le licenze del nuovo sistema operativo vendute
hanno raggiunto quota 17 milioni. Ben il 300% in più, a parità di tempo,
rispetto al numero di licenze vendute di Windows 98, e il 200% in più di quelle
della versione Millenium Edition.
Un risultato che ha strappato il plauso di
‘papà’ Gates che, sulla base di quanto ottenuto finora dall’ultimo nato, ha
sottolineato come di per sé, l’ingresso di Windows Xp, abbia prodotto nuove
opportunità soprattutto per i produttori di personal computer. E non solo per
loro, visto che della semplificazione apportata da Xp, per quanto riguarda
l’integrazione tra pc e nuove periferiche, ne beneficerebbero anche i produttori
di videocamere digitali, stampanti e prodotti multimediali in genere.
Ma, a
quanto pare, c’è un rovescio della medaglia. Stando a un’indagine condotta da
Idc su un campione composto da oltre 300 It manager statunitensi, sembra infatti
che ben il 75% di questi continui a utilizzare Windows 2000. Ma non solo.
L’indagine delle società di ricerca statunitense denuncia che oltre il 15% dei
clienti corporate di Microsoft starebbero seriamente considerando di rivolgersi
a Linux, competitor per eccellenza di Windows.
Tra le motivazioni principali,
il sistema di licenze che, secondo Idc, lascerebbe a Microsoft l’arbitrio di
decidere quando rilasciare nuove versioni e al cliente l’obbligo e l’onere
economico di acquistare i nuovi update.

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