La casa di Bill Gates ha avviato un piano denominato “Linux Insiders”, che fa perno su un gruppo di specialisti interni di open source. Il loro compito, però, sarà di prevenire la diffusione dell’Os concorrente.
Microsoft sta pianificando la “sconfitta” di Linux. Almeno questo è il pensiero di un memo proveniente dalla casa di Redmond. La società capeggiata da Bill Gates ha, comunque, un piano, denominato “Linux Insiders”, considerato un’espansione dell’attuale Linux Competitive Champ Program. Microsoft ha anche creato un nuovo processo di escalation Linux/Unix, che sarà inizialmente guidato da Charles Stevens, vice presidente di Microsoft Enterprise & Partner Group. Secondo un portavoce, Microsoft guadagnerà un ruolo più aggressivo nella “sconfitta” di Linux e di ogni vendor che lo supporta.
“Linux Insiders,” è una task force di esperti Microsoft su Linux e che assisterà le forze di vendita e i partner nella prevenzione della diffusione di Linux e anche dei mainframe e dei server Unix Ibm funzionanti con Linux. Il sistema operativo free e con un ampio riscontro di pubblico e di utenti non poteva non preoccupare i vertici del gigante del software, che si è affrettato a commissionare anche un’analisi (indipendente) per attaccare proprio la percezione del fatto che Linux è un sistema free. Nel memo, si incoraggia lo staff a curiosare attorno agli ambienti dotati di server aziendali per localizzare Unix e Linux. Microsoft potrebbe, comunque, utilizzare tutte queste risorse e queste energie per definire al meglio i propri sistemi operativi.