Si tratta di un componente indirizzato all’impiego in applicazioni dove sono richiesti basso consumo e costi contenuti. Sarà sul mercato il prossimo anno
Secondo quanto affermato dai responsabili di Philips all’Isscc (Internationa
l Solid State Circuit Conference) di San Francisco sarà un chip standard per
dispositivi wireless, a basso consumo e con una limitata tensione di
alimentazione, a far diventare realtà il concetto del “computing ovunque”, dalla
casa all’ufficio all’atutomobile. E ovviamente uno dei principali candidati a
rivestire tale ruolo è un prodotto realizzato da un consorzio in cui Philips è
coinvolta pesantemente, assieme a Ericsson e Motorola.
Il nome ufficiale del chip in questione è ZigBee, ma nel mondo wireless è
chiamato in diverse maniere, tra cui anche HomeRf Lite. Si tratta di un
componente basato su una tecnologia espressamente sviluppata per impieghi in
applicazioni che richiedono dispositivi a basso consumo e a basso costo. Per il
singolo modulo, che comprende chip, antenna integratacontrollo di frequenza e
una piccola batteria si parla infatti di un prezzo di due dollari.
Disponibile dal prossimo anno, ZigBee consentirà una velocità di trasmissione
da 10 Kbps sino a 115,2 Kbps. Sebbene sia il doppio di quanto consentito oggi
dal collegamento via modem, è un valore ben distante dalle prestazioni fornite
da Bluetooth, da anni il principale candidato alla concretizzazione del concetto
di “computing ovunque” ma che non mai ha raggiunto la diffusione sperata da
molti. ZigBee consentirà una portata trasmissiva da un minimo di 10 metri a un
massimo di 75 metri, ma soprattutto avrà dalla sua un consumo senza pari: i
responsabili di Philips ha detto che con due normali pile stilo AA avrà
un’autonomia sino a due anni.