I due leader del mercato, Oracle e Ibm, stanno preparando le nuove versioni dei rispettivi prodotti. In comune c’è la volontà di cavalcare l’onda Xml.
Ibm e Oracle, super concorrenti in ambito database hanno annunciato future nuove versioni dei propri database relazionali. Oracle, di fatto, sta già pianificando il rilascio per maggio, mentre Ibm ha annunciato la prossima iterazione del Db2 per la metà dell’anno. Ambedue le società, comunque, hanno puntato su Xml come un modo per estendere le proprie strategie di gestione dei dati. Oracle lancerà il supporto di Xml con la versione, che uscirà a maggio, di Oracle 9i Release 2, che unificherà completamente Xml e il database relazionale. Anche se Oracle ha supportato Xml fin dal 1999, il supporto pianificato per la Release 2, sarà molto più completo. Il lavoro Xml di Oracle è basato sul modello dei dati Xml del W3C, per fornire ai clienti che utilizzano il database una modalità standard di funzioni e applicazioni. Attualmente il database di Oracle ha una logica completamente Xml, uno schema di elaborazione Xml e un’utilità completamente Sql Xml per la gestione dei dati Xml. Anche se unificare le query Sql non è ancora possibile con le attuali iterazioni del database.
Ibm, invece, nella propria strategia sta perseguendo un approccio su tre aspetti e sta lavorando per offrire un sistema database che sia capace di gestire oggetti, dati relazionali e documenti Xml. L’idea è quella di rendere il core del Db2 simile al motore di un database relazionale con capacità Xml, dalla prospettiva dell’applicazione che controlla i dati relazionali, ossia simile a un database Xml con capacità relazionali o a un database a oggetti che che controlla questo tipo di dati.
A questo fine, il supporto per lo standard XQuery permette che un’applicazione Xml richieda solo di conoscere come acquisire i dati residenti nel Db2. Un portavoce della società ha affermato che fornendo Db2 con questi tre elementi, aumenteranno la scalabilità e le performance del database.