Pur non confermata ufficialmente, giunge notizia che la società avrebbe deciso di inserire i Pentium 4 desktop nella sua linea di chip per notebook, riconoscendo così formalmente il trend in atto nel segmento mobile
In questi giorni su Internet si stanno diffondendo notizie secondo le quali
Intel, forzata dalla scelte dei vendor, avrebbe deciso di inserire i Pentium 4
desktop nella sua linea di chip per notebook. A fronte di ciò, la società
californiana avrebbe quindi deciso di fornire l’adeguato supporto tecnico a
tutte quelle aziende che stanno progettando dei portatili basati proprio
sui Pentium 4 desktop. Tutto questo non significa che siano previste variazioni
sulle roadmap previste per i chip indirizzati specificatamente al segmento
mobile e ai pc da tavolo, tuttavia sembra che Intel abbia deciso di accettare
quello che, di fatto, è ormai divento un vero e proprio trend di mercato.
L’uso del condizionale è d’obbligo perché, interpellato direttamente, il
gigante dei chip non conferma la notizia. Va però sottolineato che, dopo che
diversi dei second tier del segmento notebook hanno puntando in modo deciso sul
Pentium 4 per desktop quale modello entry level, sembra che anche i top brand
abbiano deciso di intraprendere la stessa strada. Toshiba, per esempio, ha
appena effettuato un significativo ordine presso la taiwanese Compal per la
produzione del Satellite 1900, il quale userà proprio un Pentium 4 desktop a 1,7
GHz e costerà 1.999 dollari, ossia 500 dollari meno del Satellite 5000 che
utilizza un Pentium 4 M a 1,7 GHz.
Non va dimenticato che già da una decina di giorni si sa che Intel, al fine
di ridurre il gap di prezzo tra i modelli mobile e desktop del suo Pentium 4, ha
in preventivo una pesante riduzione dei prezzi per maggio la quale dovrebbe
portare, per i chip di frequenza, dall’attuale divario di 200-400 dollari a una
più contenuta differenza di 50-90 dollari. Non sembra però che questa notizia
abbia fatto cambiare idea ai costruttori riguardo le possibilità di successo dei
Pentium 4 desktop sul fronte notebook. E quindi, come si dice, facendo buon viso
a cattiva sorte, Intel avrebbe deciso di accettare la tendenza in atto. D’altra
parte, fornendo supporto ai costruttori che intendono usare processori desktop
sui propri notebook, il costruttore di chip può avere una certa influenza sulle
scelte e quindi controllare meglio la qualità dei prodotti.