L’aziende intende erogare servizi in modalità Asp anche attraverso Var, Telco e Xsp
16 luglio 2002 Kyneste, che nasce a maggio del 2000 per introdurre in Italia il modello Asp, ha ora deciso di affiancare la vendita diretta sulle grandi aziende, anche una strategia commerciale basata sul canale indiretto.
“Ci sono tante piccole realtà che non possono fare molti investimenti, né avere e certificazioni o sviluppare al loro interno delle soluzioni – spiega Vittorio Ranucci, alliance, partnership & direct sales director – e per queste occorre un approccio diverso. Il nostro canale non sarà formato da molti partner, ma cerchiamo aziende che vendano già servizi di consulenza, che abbiano una clientela di riferimento e che vogliano integrare la loro offerta con competenze specifiche come quelle offerte da noi, in modalità Asp. A loro non chiediamo investimenti monetari in termini di certificazione o formazione perché ritieniamo che siamo ancora in una fase di evangelizzazione del mercato per cui la formazione è gestita da noi. In cambio eroghiamo supporto, eventuali sponsorizzazioni, azioni di telemarketing congiunte con account dedicati. Cerchiamo un Var di riferimento per regione, ai quali aggiungiamo Telco regionali e Xsp cui offriamo soluzioni pacchettizzate per un mercato tipo Soho o piccola e media impresa che ha bisogno di sistemi di messaggistica evoluta o security standardizzata. Nell’arco di un anno l’obiettivo è di arrivare al 30% di indiretta e il resto diretta. Abbiamo, infine, stretto accordi con Atlanet (con cui stiamo portando sul mercato nostre soluzioni di messaging e di security per i loro clienti di connettività dove noi gestiamo la parte firewall, aggiornamenti, antivirus) e Aonet”.
Di proprietà al 100% di Banca di Roma, Kyneste ha realizzato ricavi pari a 6,5 milioni di euro nel 2001, con un giro d’affari complessivo superiore ai 20 milioni di euro e prevede 15 milioni di euro di ricavi per il 2002.