Il system integrator del gruppo energetico ha adottato WebLogic per integrare le applicazioni aziendali all’interno di un progetto che mira alla riunificazione di otto centri di elaborazione dati, con altrettanti sistemi informativi, in tre soli poli
Enel.it è il system integrator del gruppo Enel che,
con 1.500 dipendenti e otto sedi principali, fornisce servizi di consulenza
It, attività di sviluppo, integrazione, si occupa di progetti e di
outsourcing. Presente sul mercato dall’ottobre 2000, gestisce 3 Ced con
oltre 5mila Mips e 85mila Saps, 11mila km di rete in fibra ottica, 1.200
reti locali, 5mila server e oltre 65mila workstation intranet. A ciò si
aggiungono i sistemi informativi delle società del gruppo, fra cui quello di
Enel Distribuzione che conta 29 milioni di utenti. La scelta di Bea Systems
e della piattaforma tecnologica WebLogic 7.0 si inserisce all’interno di un
progetto mirante alla riunificazione di otto centri di elaborazione dati,
con altrettanti sistemi informativi quasi indipendenti, in tre soli poli,
con la conseguente reingegnerizzazione dei processi e delle procedure e
l’integrazione aziendale.
Un percorso evolutivo
Il primo
ambito selezionato per l’attuazione di tale politica è stato quello relativo
al customer care e quindi al progetto di contact center realizzato proprio
per Enel Distribuzione. Ciò ha convinto la società della specifica necessità
di adottare uno strumento qualificato di integrazione, in grado di
soddisfare una serie di esigenze contingenti, prendendo in considerazione la
globalità delle iniziative che Enel.it propone al mercato. Il processo di
integrazione applicativa non ha previsto l’implementazione attraverso
prototipi. Nella visione di Enel.it, poi, le necessità transazionali e
di integrazione dovevano coincidere con l’attenzione verso il mercato e in
direzione di alcuni standard quali Java, J2Ee, Uml, Xml e Web service.
Strumenti e ambienti scelti dovevano rispondere a queste richieste di
adesione e consentire all’azienda di proporsi con un’ampia gamma di prodotti
compatibili, portando come esempio le capacità implementative interne a alta
criticità.
La scelta di Bea Systems ha soddisfatto l’esigenza di Enel.it di connettere mondi diversi tramite un unico front end. L’indipendenza dal
vendor, la scalabilità e la modularità della piattaforma WebLogic hanno
consentito a Enel.it di fruire di servizi offerti da aziende terze. Bea
Systems ha fornito dal monitor transazionale Tuxedo agli strumenti di
connessione con i sistemi legacy, all’application server (WebLogic
Server).
Le attività hanno avuto inizio a ottobre del 1999 e si sono concretizzate in un contratto di partnership tecnologica ad aprile 2000,
periodo in cui sono iniziate le attività di analisi delle strutture di
integrazione. Il progetto è decollato a luglio del 2000 e dopo soli sei mesi
di sviluppo è stata rilasciata la prima release in esercizio.
La
situazione di partenza per il contact center ha visto il coinvolgimento di
otto progetti indipendenti di customer care, uno per ogni organizzazione
territoriale, che comportavano costi rilevanti e una certa complessità,
anche solo in termini di manutenzione. Otto procedure e otto diverse
modalità di fruizione: una rigida organizzazione geografica che limitava le
potenzialità di adesione al mercato; circa 35 ambienti Cics di produzione
senza considerare le ricadute in termini di informazioni per i data
warehouse.
L’esigenza era quella di utilizzare strumenti adeguati che
consentissero agli operatori, distribuiti territorialmente, di operare
indipendentemente dalla localizzazione, attraverso interfacce Web oriented
facilmente modificabili, e di uniformare l’accesso ai mainframe di
produzione e alle basi dati attraverso strumenti transazionali.
Tra i
risultati ottenuti, tempi di risposta adeguati alle esigenze, con ulteriori
possibilità di miglioramento. La riduzione dei costi di manutenzione legati
ai singoli centri ha, poi, consentito a Enel.it un Roi certificabile. Non
misurabili direttamente, ma valutabili in termini generali, i vantaggi
ottenuti nell’aver raggiunto una gestione uniforme da parte della periferia
degli strumenti e un’adesione più semplice agli standard di qualità del
servizio che Enel Distribuzione chiedeva.