Sono maturi i tempi per un’offerta della società di Scott McNealy per ambienti desktop. StarOffice è solo la punta di un iceberg che punta dritto a insidiare Windows.
Senza un’offerta completa per il desktop è difficile definirsi un fornitore end-to-end. Questa frase, da attribuire a un manager statunitense di Sun spiega meglio di mille parole le strategie che la società di Scott Mc Nealy, probabilmente, illustrerà al prossimo SunNetwork, manifestazione ecumenica che si terrà alla fine del mese.
Il tema degli annunci prossimi venturi è cosa nota da mesi: la necessità, per Sun, di rivaleggiare con Microsoft a tutto tondo, scendendo nel campo che, storicamente, è più consono alla casa di Redmond.
Lo svolgimento, probabilmente, prenderà le forme di una suite, fatta da software open source e proprietari in dosi variabili secondo gli ambienti di utilizzo. Oggetto delle attenzioni degli ultimi mesi da parte dei manager Sun, infatti, sono stati il database opensource MySql, il software di messaging Sendmail, quello di file e print Samba, l’onnipresente Web server Apache, il browser Mozilla e l’interfaccia desktop Gnome.
Sarà suite, allora? Non si capisce. Di sicuro c’è che Sun sta sviluppando uno stack che dovrebbe essere caricato sotto Windows, teso a far saggiare a potenziali utenti delle soluzioni desktop di Sun la propria valenza. Fra queste ultime c’è già StarOffice, la suite di produttività “anti-Office” che già gira sotto Windows, così come fanno MySql e Sendmail.
In più, si sa che Sun sta lavorando allo sviluppo di un set di standard Xml volti ad alimentare l’interoperabilità fra le applicazioni di terze parti e Office (iniziativa condotta sotto l’egida dell’Oasis).
L’idea di Sun di contrastare Microsoft sul proprio terreno fa il paio con quella di Red Hat, che recentemente ha annunciato di voler assemblare una suite di componenti desktop, e, tutto sommato, anche con quella di Corel, che con una “zampata” ha piazzato la propria suite office sui pc consumer di Dell e Hewlett-Packard.