Vendite di pc e chip superiori al previsto potrebbero tradursi, per i primi sei mesi dell’anno fiscale in corso, in perdite operative pari a 5 miliardi di yen, un piccolo passo avanti rispetto ai 15 miliardi attesi
27 settembre 2002 Buone nuove per Toshiba.
L’annuncio di perdite operative inferiori di quasi un terzo rispetto alle stime
precedenti ha prodotto un rialzo delle azioni del vendor le quali, sulla
Borsa di Tokio, hanno registrato un incremento di oltre il 6,3%. I dati riferiti
alla prima parte dell’anno avrebbero risentito positivamente delle misure di
ristrutturazione apportate dalla società per rispondere alla crisi di mercato e
alle vendite di notebook e chip andate meglio del previsto. Fattori che,
molto probabilmente, permetteranno a Toshiba di chiudere i primi sei mesi
dell’esercizio fiscale in corso con perdite operative pari a 5 miliardi di yen,
rispetto ai 15 precedentemente stimati. Solo un anno fa, le perdite operative
riportate dall’azienda avevano raggiunto e superato quota 98 miliardi di yen.
Tutto bene, allora? Non proprio. Per la seconda metà dell’anno Toshiba ha già
annunciato guadagni in calo in vista di un’ulteriore riduzione degli ordini per
chip e pc.