I data center si strutturano per un mercato in evoluzione

Per rispondere alle sfide poste da esigenze di continuità operativa e flessibilità i data center si trasformano in soluzioni strutturate.

Il diffondersi nel mondo Ict di applicazioni che necessitano di una continuità operativa molto spinta è uno degli aspetti salienti dell’attuale momento evolutivo caratterizzante le soluzioni Ict e, in particolare modo, per quanto concerne i data center.

I cambiamenti oltre ad essere rapidi sono concettuali e si abbinano ad una forte evoluzione sia della componentistica di base in termini prestazionali che per quanto riguarda le loro modalità realizzative ed operative. Per essere in grado di supportare applicazioni che, con la proiezione di un’azienda nel contesto Internet, devono essere attivi 24 ore su 24, i Data Center si sono dovuti trasformare profondamente e l’insieme delle apparecchiature che li costituiscono stanno necessariamente incorporando caratteristiche di tipo carrier class, ovverosia in grado di assicurare un livello di funzionamento continuo del 99, 999%.

Non è però questo l’unico problema a cui i produttori di soluzioni per ambienti data center si trovano a dover dare una risposta. L’altro aspetto critico, correlato alle attuali incertezze del mercato, è quello di poter permettere la realizzazione di infrastrutture che possano essere espanse linearmente o i cui apparati possano essere riutilizzati presso altri impianti. Ciò porta necessariamente a disporre di sistemi tecnologici costruiti modularmente e tali da permettere di strutturare soluzioni molto mirate, il cui rapporto benefici/costi risulti il più alto possibile.

In questo scenario l’attenzione si è sino ad ora concentrata sulla componente server e storage e ha visto questi sottosistemi incorporare progressivamente modalità costruttive carrier class mutuate dai sistemi Tlc, soprattutto per ciò che riguarda performance e ridondanza delle parti critiche.
Sul fronte server si sono registrati, ad esempio, notevoli sviluppi soprattutto nell’ambito delle architetture a 64 bit. L’Itanium 2 è la seconda generazione dell’IA 64 Intel ed opera a 1GHz. La caratteristica più interessante è però la realizzazione di una piattaforma comune su cui saranno sviluppati i futuri sistemi noti col codice Madison/Deerfield, (2003), e Montecito (2004). La compatibilità riguarderà socket, software, chipset e altro. UItraSparc III Cu, disponibile nel 2003, è il nuovo processore realizzato da Sun con tecnologia a 130 nanometri e presenta consumi scesi del 30% da 75 a 53 Watt, un’evoluzione estremamente appetibile per applicazioni data center ad alta densità. Fujitsu Siemens ha annunciato la quinta generazione degli Sparc64, con clock a 1,3 GHz. I server con questi chip arriveranno nel primo trimestre 2003. Il fervore è quindi notevole.

Ancora più interessante è poi lo sviluppo in termine di piattaforme adatte specificatamente all’ambiente Data Center. I principali fornitori stanno rilasciando soluzioni in versione rack caratterizzate da una struttura a blade, L’architettura blade rappresenta la più recente implementazione di capacità di elaborazione all’interno di un data center. Il termine si riferisce a una soluzione che ospita, all’interno di uno chassis, una varietà di dispositivi di tipo hot swappable. Ogni blade server integra i processori, la memoria, i dischi di memorizzazione dei dati e i controller di rete ed è dotato di un sistema operativo e applicazioni proprie.
Questi server sono inseriti all’interno di un alloggiamento dello chassis e vengono connessi in un midplane o un backplane che permette la condivisione di una varietà di componenti infrastrutturali, quali alimentatori, switch Ethernet o Fibre Channel, ventole di raffreddamento, porte e drive Cd-Rom.

Ma questa evoluzione è realmente sufficiente per assicurare ad un Data Center un livello funzionale di tipo carrier class? No, se anche la rete che interconnette i sistemi It e la componente infrastrutturale (alimentazione elettrica, ventilazione, condizionamento, eccetera) non adottano delle modalità costruttive e realizzative basate sugli stessi principi di ridondanza, modularità e sostituibilità a caldo che caratterizza i server e lo storage.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome