Infosecurity

La sicurezza informatica va in scena a Infosecurity Italia

Si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2003 la terza edizione di Infosecurity
Italia, l’unica mostra-convegno nazionale dedicata in modo specifico alla tutela
della sicurezza dei dati, alla business continuity e al disaster recovery,
appuntamento entrato ormai di diritto tra gli ‘imperdibili’ nelle agende di
tutti gli operatori del settore dell’Ic
t.

Essere
il punto di riferimento del settore sicurezza informatica in Italia. Questo era
l’obiettivo fissato da Infosecurity Italia alla sua nascita, ma nessuno avrebbe
mai osato immaginare che l’obiettivo sarebbe stato raggiunto in così pochi anni.
Sarà per l’attualità degli argomenti trattati, sarà per l’assoluto grado di
interesse dei convegni organizzati, sarà per l’ambiente particolarmente
favorevole per mettere in contatto quanti fanno della sicurezza il proprio
business, fatto sta che in soli tre anni Infosecurity Italia si è ritagliata una
spazio considerevole nel campo dell’Ict security. La maggiore consapevolezza e
percezione delle aziende italiane nei confronti dell’importanza della difesa
delle proprie reti informatiche, ha fatto fare un salto di qualità e di
efficienza al settore It security, raggiungendo una maturità che è confermata
dal trend crescente degli investimenti dedicati alla difesa logica. È ormai
consuetudine per le aziende prendere in considerazione la protezione delle
proprie reti informatiche fin dalla fase progettuale, riservando parte del
budget aziendale all’installazione di sistemi atti alla difesa, per evitare di
affrontare, a problema inoltrato, una spesa ben più cospicua.

Un marketplace
della security

«Si ha l’impressione che queste imprese prendano lentamente
coscienza del fatto che la sicurezza non è un problema di tipo contingente, ma
permanente e che probabilmente richiede più risorse di quelle fino a oggi
stanziate perché sottovalutato
– commenta Alessia Massari, direttore della
manifestazione -. In quest’ottica ritengo che il mercato italiano abbia ancora
margini di crescita rispetto ad altri Paesi e Infosecurity Italia rappresenta,
sempre di più, un punto di riferimento per il settore e una valida opportunità
per la diffuione di una cultura della sicurezza
».
In questo quadro si inserisce
Infosecurity Italia 2003, che, dopo i consensi ricevuti nelle prime due
edizioni, si attesta come evento di riferimento grazie sia alla qualità e
all’interesse delle conferenze e dei seminari organizzati, sia per l’importanza
e per il numero delle aziende partecipanti. La spiccata identità che si è saputa
ritagliare in un settore vastissimo come quello dell’information technology ha
permesso a Infosecurity Italia di concentrare l’interesse sulle tematiche più
calde del settore sicurezza, proponendosi come un vero e proprio marketpace in
cui la domanda e l’offerta dell’information security si incontrano e si
confrontano. I seminari e le conferenze, valore aggiunto della manifestazione,
organizzati in collaborazione con Clusit, partner scientifico dell’evento,
avranno tra i temi principali l’information warfare e business intelligence, in
cui si esporranno gli scenari futuri di queste nuove forme di criminalità
informatica, le pubbliche amministrazioni e la sicurezza, in cui si discuterà
del primo esperimento pilota a livello nazionale sull’uso della Carta Nazionale
dei Servizi, e la sicurezza fisica e logica, dove si metteranno a confronto e si
delineeranno le affinità di due diverse culture che hanno lo stesso fine, ma che
utilizzano metodi e infrastrutture diverse. La sicurezza Ict è una tematica
particolarmente critica per le imprese italiane; il crescente uso delle
tecnologie di Rete, in particolare quelle Ip , espone l’azienda al rischio di
nuovi e continui attacchi informatici, spesso attribuibili alla disattenzione
dei dipendenti, così come ad attività di spionaggio, vandalismo o altro condotte
da terzi; d’altro canto, nella corsa alla globalizzazione, le imprese non
possono rinunciare alla tecnologia Internet se vogliono far proprio un modello
di azienda estesa caratterizzato da flussi informativi continui e in tempo reale
con fornitori, clienti e partner. Si tenga inoltre presente che le comunicazioni
via Ip poggiano su protocolli piuttosto semplici, di cui si ha ormai una
conoscenza molto diffusa, favorendo in tal modo gli attacchi informatici stessi.
Infine, ma non meno rilevante, le imprese italiane devono preoccuparsi della
sicurezza Ict perché tenute ad adeguarsi ai dettami della legge italiana sulla
vasta tematica della sicurezza Ict. Da queste premesse è nato lo studio condotto
da Sirmi, in collaborazione con Reed Exhibitions Italia e con il supporto di
Clusit, che sarà presentato nel corso di Infosecurity Italia nel prossimo
febbraio; oltre a essere di assoluta attualità, è soprattutto un’analisi
approfondita dello scenario italiano nel campo della sicurezza Ict, mezzo
fondamentale per avere una visione globale del mercato It.


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Infosecurity Italia
Tel. 0231911649
flaminia.parrini@reedexpo.it
www.infosecurity.it

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