Drastica riduzione delle perdite per Infineon

A fine Q1 2003 il produttore di semiconduttori ha superato le aspettative di mercato registrando perdite pari a 40 milioni di euro, rispetto ai 331 milioni in meno di un anno fa

20 gennaio 2003 La crescita della domanda registrata in alcuni settori ‘chiave’ e la riduzione dei costi apportata negli ultimi mesi del 2002 avrebbero prodotto positivi effetti sui risultati finanziari di Infineon Technologies. Pur confermando le proprie stime prudenziali nei confronti della ripresa del mercato di riferimento, il produttore tedesco avrebbe chiuso il primo quarter dell’esercizio fiscale in corso con una riduzione sostanziale delle proprie perdite. Nella trimestrale terminata lo scorso 31 dicembre, la società avrebbe, infatti, riportato perdite pari a 40 milioni di euro, rispetto ai 331 milioni registrati nel medesimo periodo dell’esercizio precedente, e ai 54 milioni mediamente attesi dagli analisti di mercato. Anno su anno le vendite riportate al termine del Q1 2003 sarebbero cresciute del 47%, fino a raggiungere quota 1,52 miliardi di euro. Ancora una volta, la divisione dedicata alla produzione di D-Ram e chip di memoria avrebbe mantenuto la crescita più sostenuta, totalizzando vendite in crescita dell’89% anno su anno, fino a raggiungere i 542 milioni di euro e tornando alla profittabilità grazie e guadagni, prima di interessi e tasse, pari a 29 milioni di euro. Dopo il positivo periodo natalizio le previsioni legate al secondo trimestre in corso non sono, però, incoraggianti e paiono anticipare solo un ‘modesto’ incremento della domanda di memorie da parte del mercato. Quelli attesi, ancora una volta, sono gli investimenti in infrastrutture da parte delle corporate, le uniche in grado di guidare la ripresa, nonostante segnali positivi giungano anche dal mercato dei telefoni cellulari e delle fotocamere digitali.

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