Secondo una ricerca fatta da Symantec il numero di “bachi” nel software è aumentato esponenzialmente, ma non tutti sono stati usati per attaccare
5 febbraio 2003 Da una ricerca recentemente
presentata da Symantec, il numero di segnalazioni relative a “difetti” nel
software è cresciuto esponenzialmente lo scorso anno, ma a dispetto di una serie
di correlazioni il numero di attacchi è diminuito negli ultimi sei mesi. Solo il
23,7% degli attacchi informatici ha preso spunto dalle predette segnalazioni,
mentre nello stesso periodo del 2001 questo valore si è attestato intorno al
30%.
I diversi sistemi vengono
principalmente attaccati nei punti di accesso alla rete. In particolare, le
vulnerabilità riscontrate dal browser Internet Explorer di Microsoft sono state
terreno fertile per i cracker sparsi nel mondo.
Se si escludono quelli portati attraverso
worm, il numero di attacchi è diminuito negli ultimi sei mesi del 6 % rispetto
al semestre passato, confermando le previsioni fatte da Symantec un precedente
report. Rimane molto alto, invece, il rischio di attacchi che vedono
protagonisti virus, worm e il Web. Nuovi obiettivi degli sviluppatori di virus
sembrano essere i sistemi di peer-to-peer e quelli di messaggistica
istantanea.