La società ha presentato cartwheel, un insieme di metodologie e soluzioni per gestire e far fruttare le relazioni online.
10 marzo 2003 Sfruttando la novità dell’acronimo Wrm (Web relationship management), Webegg ha presentato la propria idea di “relazioni” di business abilitate dalla Rete, concretizzandola anche in un preciso modello, battezzato cartwheel.
Nella definizione del consulente-integratore italiano, il Web relationship management rappresenta l’insieme di strumenti di rete basati sulla relazione digitale e profilazione dinamica finalizzata alla vendita di soluzioni complesse.
Gli obiettivi di tale “disciplina” (che rappresenta in un certo senso un modello di business) è, essenzialmente, la capacità di riposizionamento in tempo reale di un’azienda sui target di mercato in funzione dell’evoluzione di una domanda che viene costantemente monitorata. Presupposti fondamentali per finalizzare tale obiettivo sono, ovviamente, l’accurata profilazione dinamica degli interlocutori e l’ottimizzazione delle relazioni.
A questo scenario di massima Webegg fa corrispondere, quindi, l’ecosistema cartwheel, che disegna in tappe precise come deve avvenire l’interazione digitale.
Sopra al nucleo centrale della profilazione dinamica (tecnologicamente supportato da customer contact, prodotto dalla stessa Webegg oppure da tecnologia Applix), cartwheel prevede un flusso che inizia con l’analisi degli adeguati percorsi digitali, per cui è prevista un’offerta consulenziale ad hoc, e prosegue con la costruzione e gestione dei contenuti del sito in tempo reale (qui sono coinvolte le soluzioni Documentum) e con la realizzazione dei cosiddetti oggetti di interazione digitale (che, solo per fare qualche esempio, possono essere giochi, sondaggi, newsletter o tutto quanto crea in qualche modo relazioni stabili con l’utente). Il modello cartwheel si completa con le fasi di Web campaign, abilitata dal software Kana Marketing e, infine, con il processo di vendita, gestito mediante Solution Selling, altra soluzione del repertorio Webegg.
Ma l’implementazione del modello Cartwheel, ci tiene a ricordare la società, non è vincolata alle tecnologie citate, frutto delle partnership di Webwegg, bensì può essere effettuata anche sfruttando componenti software di altri fornitori già presenti e non utilizzate in modo strutturato.
