Idc: il dopo crisi visto come un’opportunità

Toccato il fondo nel 2002, l’analista si attende un recupero già nel corso di quest’anno, grazie alle opportunità che pian piano verranno a galla. Va risolta il problema della complessità accumulatasi in questi anni e da qui partirà la ripresa.

21 marzo 2003 A fronte di un flusso costante di cattive notizie dall’industria Ict e dai fronti di guerra, i dirigenti delle aziende hi-tech convergono verso Boston per seguire i lavori del convegno Idc Directions 2003. Ma al posto delle previste facce scure, l’atmosfera è sorprendentemente ottimista perché molti cominciano a pensare a come sarà la ripresa dopo una parentesi così lunga. «Il 2002 è stato un brutto anno, forse il peggiore dell’era informatica – ha affermato John Gantz, capo delle ricerche in Idc, nel suo discorso di apertura -. Ma ci sono molte opportunità nascoste».

Non a caso, uno dei filoni più interessanti viene giudicato quello del “pronto soccorso”, gli interventi mirati a risolvere il malessere tecnologico di tante aziende. Uno dei principali problemi per gli utenti, ha ricordato Gantz, è la «crisi da complessità»: troppi applicativi complicati e diversi tra loro installati nel corso degli anni, che tra l’altro richiedono altri programmi per funzionare. I fornitori hanno la possibilità di alleviare i problemi di questi utenti attraverso una radicale semplificazione. Gantz ha paragonato questo tipo di intervento ai lavori in corso in questi mesi a Boston, che si sta dotando di una rete autostradale sotterranea i cui lavori dureranno 20 anni.

Una delle possibili soluzioni al problema della complessità risiede proprio nel trasformare il software in servizi accessibili attraverso il Web. Idc prevede che quello dei Web Services, oggi valutato poco sopra i 415 milioni di dollari, sia un mercato che nel 2006 varrà quasi 3 miliardi. Tra le altre opportunità di crescita evidenziate da Idc il cosiddetto utility computing viene considerato come l’altra faccia della medaglia dei Web services.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome