Preso atto di non poter più contrastare l’avanzata dei sistemi operativi dominanti, Novell si adatta e apre all’open source, lavorando sulla compatibilità con vari elementi del proprio Os di rete. L’evoluzione verso servizi e gestione identità si fa sempre più solida.
7 aprile 2003 Cercando di contenere la costante erosione delle quote di mercato Novell aggiunge nuovi strumenti open source al suo sistema operativo di rete Netware. L’azienda ha preso atto del ruolo dominante che Microsoft e Linux avranno nel futuro del software operativo e prevede di spostare verso la piena compatibilità con Linux alcuni elementi fondamentali dell’ambiente Netware. L’affidabilità di questo sistema ha contribuito in passato al consolidamento di una fedele base di utenti, ma Novell avverte ormai la necessità di stabilizzare il futuro della piattaforma in un momento in cui intende focalizzarsi sui servizi per la gestione delle identità. «L’idea – spiega Chris Stone, vicepresidente affiancato all’amministratore delegato – è di isolare determinati servizi dal sistema operativo in sé e di renderli disponibili a chi vuole servirsene. Tra cinque anni avremo due sistemi operativi principali, Microsoft e Linux, e la sensazione è che sistemi come Netware vengano percepiti come legacy. La questione è: bisogna ancora investire in una tecnologia come questa o è meglio estrarvi il valore rimasto e trapiantarlo in qualcos’altro?»
Tra i servizi di Netware (che oggi rappresenta circa il 30% del fatturato Novell) che verranno resi disponibili in modo indipendente sottoforma di servizi a pagamento eseguibili sotto Linux c’è la stampa e il file serving, oggi dominati da Samba. Stone non ha fornito tempistiche precise, parlando di una generica disponibilità entro i prossimi diciotto mesi.