Si tratta della seconda generazione di soluzioni di gestione automatizzata delle risorse storage della casa. L’idea è di far evolvere gli strumenti di Storage resource management oltre il mero reporting e di abbracciare nuove funzionalità di gestione proattiva delle risorse di memorizzazione.
14 aprile 2003 Fujitsu Software Technology (Softek) ha presentato la nuova release del suo tool di automazione della gestione delle risorse San. La società è nata tre anni fa dalla fusione delle attività in ambito storage di Amdahl e Fujitsu e, oggi, può contare su circa 625 clienti nel mondo. La versione 2.1 di Softek Storage Manager è stata rilasciata nell’ambito dell’iniziativa Automated Storage, che la casa nippo-tedesca propone come approccio all’automazione dei flussi delle attività e dei servizi dedicati alla memorizzazione in azienda.
L’idea è di fornire dei meccanismi di gestione “per eccezione” degli eventi, consentendo di ripartire le risorse storage per file system, creando “ad hoc” specifici pool, in modo da ripartire la capacità disponibile tra le applicazioni sulla base di policy predeterminate. Il sistema prevede anche la capacità di fatturare l’utilizzo a singoli centri di costo rappresentati da pool di risorse, con l’opzione di produrre report direttamente all’interno dell’applicazione o di esportare i dati in un apposito sistema di attribuzione. Tra le nuove funzionalità del prodotto spiccano la stretta integrazione con Storage Provisioner, prodotto del quale è stata rilasciata contestualmente la release 2.1, in modo da garantire la più corretta riallocazione automatica delle risorse di memorizzazione alle applicazioni, consentendone una migliore gestione e la normalizzazione dell’infrastruttura. “Il nostro intento quando, tre anni fa, ci siamo affacciati al mercato, era di semplificare la gestione delle risorse storage – ha chiarito Steven Murphy, presidente e Ceo di Fujitsu Software Technology (Softek) -. Oggi siamo talmente convinti della validità della nostra soluzione che ci impegnamo a concedere gratuitamente il software se il nostro cliente dovesse provare che il suo utilizzo non gli ha permesso di migliorare, almeno del 50%, lo sfruttamento delle risorse di memorizzazione in azienda”.
La nuova versione è stata migliorata, con l’ampliamento del numero dei sistemi operativi supportati che, oltre a Sun Solaris, Hp-Ux, Ibm Aix, Windows (Nt, 2000 e Xp) e alle piattaforme mainframe Os390 e xOs, comprendono oggi anche Linux. Tra gli applicativi supportati, i database Oracle e Sql e tutti i più diffusi software di backup e recovery quali Veritas, Tivoli e Legato. Softek Storage Manager è proposto al prezzo di 39mila dollari per licenza server.
Contestualmente all’uscita di Storage Manager, è stata rilasciata anche la nuova release di Storage Provisioner, la 2.1. Il tool permette di automatizzare l’attribuzione delle risorse di memorizzazione alle applicazioni, utilizzando motori di virtualizzazione della capacità fisica disponibile su disco. Nella versione appena rilasciata, in particolare, è stato migliorato il mirroring dei dati sulle lunghe distanze (fino a 8mila chilometri) in modalità quasi-sincrona. L’amministratore avrà, inoltre, a disposizione uno strumento di facile utilizzo, grazie a un’interfaccia utente migliorata che, oggi, risulta particolarmente intuitiva. Questo prodotto è disponibile al prezzo di 50mila dollari (licenza che include anche la dotazione di due Storage Provision Engine, Spe). Ciascuno Spe aggiuntivo costa 35mila dollari mentre 10mila dollari è il prezzo della componente Snapshot, 5mila quello della componente Capacity on Demand.
Di fatto, nonostante il numero della release, si tratta della prima versione di un prodotto che può definirsi nuovo. Si basa, infatti, sulla tecnologia di virtualizzazione sviluppata in origine da Datacore Software, che è stata integrata con una versione aggiornata del pacchetto Srm di Softek, per fornire funzionalità di auto provisioning delle risorse di storage. Datacore aveva sviluppato il motore di virtualizzazione in-band come parte integrante del suo prodotto SanSymphony. Softek ha, tuttavia, aggiunto al tool una propria Gui (interfaccia utente di tipo grafico), e un gestore del workflow, per controllare e documentare, semplificandoli, tutti i compiti di provisioning.
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