Microsoft ha lanciato ufficialmente il successore di Windows Server 2000, ma alcune versioni e funzionalità non saranno disponibili prima del prossimo ottobre. Un’attenzione particolare è stata posta alle tematiche relative alla sicurezza, ma ci sono importanti novità anche sul piano tariffario.
24 aprile 2003Dieci anni dopo Windows Nt e tre dopo la versione 2000, Microsoft ha lanciato ufficialmente Windows Server 2003, nuovo sistema operativo dedicato al mondo aziendale. Anticipato abbondantemente già nei mesi precedenti, l’annuncio segna comunque un passo avanti nell’offerta del big americano, anche se i motivi strettamente tecnici, in sede di primo commento, sembrano essere stati prevaricati da quelli legati alla politica commerciale e tariffaria.
Come previsto, la società ha presentato un prodotto in quattro versioni, ovvero Web, Standard, Enterprise e Datacenter (le ultime due disponibili tanto a 32 quanto a 64 bit). Chi acquisterà un server Opteron, dotato della nuova architettura a 64 bit di Amd, dovrà tuttavia pazientare qualche mese, per dar tempo al costruttore di preparare una versione ad hoc del proprio Os. In lista d’attesa dovranno mettersi altresì coloro che vorranno acquistare la versione Small Business Edition, annunciata insieme alle altre ma disponibile solo nel prossimo ottobre. Microsoft ha spiegato questa dilazione con la scelta di offrire alle realtà con meno di 75 pc un server tutto in uno, che includerà altri applicativi non ancora del tutto definiti: si parla di Exchange e SharePoint, mentre ancora non si sa se sarà incluso Sql Server.
Al di là delle novità tecnologiche, come già evidenziato, i clienti di Windows Server 2003 si troveranno di fronte anche a un nuovo sistema tariffario. Il più importante cambiamento rispetto al passato riguarda le licenze di accesso client, ossia quelle che consentono a ciascuna postazione aziendale di accedere a un software server. Finora, un’impresa dotata di 100 pc ne doveva acquistare una per ogni macchina da collegare ai server Windows. Con il nuovo sistema operativo, invece, sarà possibile comprare le licenze in base al numero di utenti interessati e non più al numero di pc. In pratica, se solo 80 utenti accedono ai 100 pc presenti nell’azienda, basterà acquistare una licenza da 80.
Altra novità è la licenza di connessione esterna illimitata. Un’azienda che volesse autorizzare dei partner esterni a utilizzare la propria extranet, per esempio, consentirà loro automaticamente di accedere anche ai server dotati di Windows Server 2003. Questa rinnovata flessibilità dovrebbe interessare una parte dell’utenza, ma ciò non toglie che non in molti apprezzeranno l’incompletezza del prodotto appena presentato, ancora carente in alcune parti, che saranno disponibili solo più avanti nell’anno. Sharepoint Services, per esempio, sarà pronto solo per il tempo del rilascio di Office 2003, mentre per Rights Management non è ancora nemmeno stata fissata una data d’uscita.
Un tema spinoso, quando si parla di prodotti Microsoft, è poi sempre quello della sicurezza. Di certo sono state apportate molte migliore rispetto a Windows 2000, ma resta l’impressione che gli utenti saranno chiamati a dure decisioni in termini di policy. La sicurezza di base è migliore soprattutto perché molte delle feature server, compreso Iis, sono disabilitate quando il sistema operativo è installato e questo riduce l’impatto di attacchi automatici, com’è accaduto in passato con i worm Nimda e Code Red. Anche la complessità di password, la crittografia e l’account lock-out sono disabilitati. Ma il servizio Windows File and Print Sharing parte per default e questo fornisce comunque un punto d’accesso per gli hacker. I settaggi di lockdown, inoltre, richiedono che gli It manager pensino bene a quello che si accingono ad abilitare.
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