La prova di tre schede di fascia alta per i videogiocatori più esigenti. Ati e Nvidia sono rimaste i soli a calcare la scena del 3D “estremo”, vera e propria vetrina delle capacità tecnologiche dei produttori
Giugno 2003 ATI e Nvidia sono rimasti
soli sulla scena della grafica 3D per i videogiochi. Ma se ATI continua a sfornare
ottimi chip della serie ATI 9×00, negli ultimi tempi Nvidia,
con il GeForce FX, stenta un po’ a tenere il passo del concorrente.
La famiglia FX, annunciata da tempo, ha subito ritardi a causa
di alcuni problemi nella fabbricazione nella tecnologia a 0,13 micron, contro
i 0,15 del precedente, e i primi esemplari di GeForce FX 5800 Ultra non hanno
soddisfatto le aspettative. Prestazioni non all’altezza unite a un costo
elevato e a una rumorosità eccessiva del particolare sistema di raffreddamento,
sono i problemi che abbiamo messo in evidenza anche nella prova sul numero di
aprile. Dopo questo disastroso inizio Nvidia ha accantonato questo prodotto preferendo
puntare sui chip FX 5200 e 5600 per schede di fascia bassa e media, che saranno
nei negozi a partire dalla fine di maggio.
Le schede di fascia alta costituiscono una vetrina delle capacità tecnologiche
del produttore. Ad oggi il prodotto di punta di Nvidia è il GeForce4
Ti4800 e 4800SE. Il chip sembra avere il sapore di una mera mossa di
marketing, effettuata con lo scopo di far percepire al pubblico che Nvidia è
sempre attiva nello sviluppo di nuovi prodotti e allo stesso tempo avere un
prodotto in grado di contrastare il Radeon 9800 Pro di ATI. Il tutto in attesa
dell’NV35, il futuro chip evoluzione dell’NV30 l’ossatura
dell’attuale GeForce FX5800 Ultra.
In realtà Ti 4800 e 4800SE sono rispettivamente una riedizione del precedente
chip Ti4600 con l’architettura aggiornata per l’AGP
8X.
L’AGP (Accelerated Graphics Port) è un’interfaccia
ad alta velocità diretta e dedicata tra scheda video e memoria di sistema;
è paragonabile a un’estensione della memoria integrata nella scheda
stessa. L’AGP fu sviluppato da Intel con l’intento di creare una
soluzione economica al problema della scarsa quantità di memoria video
presente nelle schede grafiche di qualche anno fa, 4 o 8 MB, a quei tempi era
costosissima. Oggi con le schede video equipaggiate da 64 o 128 MB di RAM l’importanza
dell’AGP è diminuita. Tuttavia le Ti4800 non raggiungeranno le
prestazioni di una Radeon 9800 Pro nel 3DMark 2001 ma con i giochi normali si
difendono e hanno il vantaggio di un prezzo inferiore rispetto all’ammiraglia
di ATI.
Il Radeon 9800 Pro invece introduce miglioramenti tecnologici.
Il cuore è quasi lo stesso di un Radeon 9700 Pro, con incrementate la
frequenze di funzionamento di memoria e processore. Si ha poi l’aggiunta
della nuova versione 2.1 dello SmartShader (un insieme di tecniche
per la creazione di effetti visivi 3D) e la versione III+ della tecnologia Hyper-Z.
Quest’ultima ha a che fare con lo Z-Buffer, l’area
dove è memorizzata la posizione in tre dimensioni di un pixel. In quest’area
si controlla se si ha una condizione di pixel sovrapposti, per esempio un pixel
dello sfondo coperto da uno in primo piano. Evitando di calcolare il pixel coperto
si risparmia tempo e si riduce la quantità di informazioni da inviare
alla memoria.
I risultati dei benchmark
Produttore: |
ATI |
Gainward |
PNY |
Modello: |
Radon |
Ultra/750-8X |
Verto |
Prestazioni test sintetici |
|||
3DMark |
16.175 |
13.151 |
13.874 |
3DMark |
5.536 |
1.787 |
1.925 |
Vulpine |
86,5 |
96,8 |
100,3 |
Prestazioni giochi (1.024×768 a 32 bit) |
|||
Wolfenstein |
158,8 |
170,7 |
172 |
Comanche |
54,29 |
54,88 |
55,57 |