Borland JBuilder X, cambia lo sviluppo Java

La decima versione dell’Ide di Borland entra nel merito dei Web service e fa pesante uso del drag’n’drop.

22 ottobre 2003

Borland sta per rilasciare JBuilder X, ovvero la versione 10 del proprio famoso e diffuso ambiente di sviluppo Java che porta con sé oltre 100 nuove e attese funzionalità.


Definito dalla società come l’upgrade più significativo da due anni a questa parte nel campo dello sviluppo in Java, JBuilder X permetterà di entrare nel merito dei servizi Web, con un assembler che automatizza la generazione di codice Soap e Wsdl e con un editor che appiana le differenze fra gli application server che supportano la piattaforma J2Ee.


Il nuovo Ide Java di Borland consentirà anche agli sviluppatori di modificare la personalizzazione del codice a seconda di scenari differenti di utilizzo.


Alla stessa stregua, gli utilizzatori di Jbuilder X potranno inibire alcune funzioni che non sono necessarie alla costruzione di un servizio Web, senza perciò dover crearne uno nuovo.


Il tutto, quindi, va nella direzione del riuso degli elementi quando servono, grazie anche l’utilizzo del del drag’n’drop visuale (strada che sta seguendo la stessa Sun, nell’ambito del progetto Rave).

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