Singoli operatori crescono all’interno del Sirnetwork
Dopo un passato nella consulenza on line, l’offerta di Soloinrete è ora composta da prodotti e servizi sviluppati autonomamente e da soluzioni realizzate da terze parti, e viene portata sul mercato grazie a una serie di partnership sviluppate, a livello strategico, commerciale e tecnologico, che le consente di operare su tutto il territorio nazionale applicando il modello di “azienda-rete”.
A tal fine Soloinrete ha costituito un network di società sistemistiche, chiamato Sirnetwork, che copre tutte le regioni italiane e tecnologicamente tutte le piattaforme disponibili sul mercato (sistemi, reti, database, sicurezza, ambienti di programmazione).
L’insieme di queste attività permette oggi a Soloinrete di proporre servizi di consulting, assistenza sistemistica e rivendita di business solution, oltre a proprie soluzioni sviluppate autonomamente relative a security, videostreaming, posta elettronica e contact management. Nuove attività di cui vogliono portare a conoscenza i potenziali, nuovi, partner. Ict Trade gliene offre l’opportunità.
“La nostra mission aziendale rende necessaria una forte attività di marketing e di comunicazione – afferma Alberto Clavarino, amministratore delegato e fondatore di Soloinrete – . Abbiamo deciso di partecipare a Ict Trade per la particolare formula adottata dalla manifestazione, che permette di risolvere le esigenze primarie di comunicazione e di allacciare contatti concreti con tutti gli operatori interessati a collaborare con la nostra azienda”.
Inoltre “C’è la possibilità di confrontarsi con i vari operatori del settore per comprenderne le dinamiche evolutive e per costituire nuove relazioni di carattere strategico, tecnologico e commerciale, capaci di rafforzare il posizionamento aziendale. Quello che rende speciale Ict Trade sono gli incontri one to one, focalizzati sulle reali esigenze di business delle singole aziende”.
Un’occasione per confrontarsi, dunque, e per trovare una strategia comune che porti alla collaboratività e a una maggiore propositività sul mercato. Un mercato che, secondo Clavarino, rimane sostanzialmente invariato rispetto alla situazione di ristagno del 2003.
“Occorre però distinguere tra il mercato ICT, dove il segmento consumer pesa per il 54% dell’intero valore (nel quale le applicazioni dovute alle nuove tecnologie -UMTS, Wi-fi, servizi non voce, ecc. – sono in grado di trainare la spesa dell’intero comparto) e il mercato IT, dove il segmento consumer pesa solo per il 4% del valore e che sconta il delicato momento congiunturale nel quale si trovano ad operare il mondo dell’industria, delle banche e dei servizi”.
Le vere opportunità derivano, sempre secondo Clavarino, dalla generale necessità di servizi quali soluzioni legate alla sicurezza, alla nuova normativa della privacy, alla realizzazione sicura di intranet, all’utilizzo multisede degli applicativi, alla gestione della posta elettronica (contro spamming, virus ed e-mail indesiderate), fino all’utilizzo di soluzioni multimediali. Pare, insomma, che di spazi per gli operatori Ict ce ne siano, ma questi devono essere in grado di approcciare le aziende clienti con una nuova propositività.
“Risulta fondamentale – conclude Clavarino – che l’intero movimento ICT riesca sempre più a far metabolizzare al mondo delle aziende che l’investimento in information & communication technology è strettamente associato a una reale maggiore competitività: esso costituisce un asset imprescindibile per sopravvivere e prosperare in contesti sempre più aggressivi e complessi”.