Nell’ottica di una strategia volta a creare un’architettura applicativa "uni versale" (Uaa) per il commercio elettronico, Progress Software ha reso dispo ni bile una nuova versione del proprio application server Apptivity, che intende sopratt …
Nell’ottica di una strategia volta a creare un’architettura applicativa "uni
versale" (Uaa) per il commercio elettronico, Progress Software ha reso dispo
ni
bile una nuova versione del proprio application server Apptivity, che
intende soprattutto a spingere verso Java e Xml gli utenti che oggi usano i
tool e linguaggi di quarta generazione della società, in particolare Open
AppServer. La novità essenziale del prodotto di Progress è la tecnologia
SmartDataObject, che consente ai moduli software sviluppati con 4Gl o alle
applicazioni esistenti di essere legate ad altre applicazioni di tipo Web,
gestite dall’application server Java Apptivity. In sostanza, l’azienda
intende offrire alla propria clientela la possibilità di integrare la
propria logica di business in applicazioni di commercio elettronico.
Questo appare solo il primo step di un salto progressivo, ma drastico e
inevitabile. Apptivity 4.0, la cui versione beta è attesa per fine anno,
farà girare, infatti, i componenti Progress 4Gl come se fossero Ejb. Il
costruttore ha promesso anche l’aggiunta ai propri tool di sviluppo di
caratteristiche che possano aiutare gli utenti a portare i componenti 4Gl
con il minor numero possibile di modifiche di codice. Si adombra, dunque,
una possibile riusabilità senza dover riscrivere l’oggetto di business in
Java.
Apptivity 3.1, intanto, includerà anche uno SmartAdapter Xml, una Api che
consente di legare dati Xml a componenti Java. L’upgrade, inoltre,
implementa la versione 1.1 delle specifiche Ejb e supporta la versione 2
del Java Development Kit. L’Application Server viene venduto a un prezzo
equivalente di circa 10mila dollari per Cpu, mentre il toolkit per
sviluppatori costa (negli Usa) 995 dollari per sviluppatore.
Progress Software ha registrato un incremento del 24% nel fatturato del
secondo trimestre, che ha raggiunto i 70,8 milioni di dollari. Notevole la
crescita dell’utile netto, che, attestatasi sui 7,8 milioni di dollari ha
fatto registrare un +68%. Le vendite di software sono cresciute del 16%
raggiungendo i 32.1 milioni di dollari, mentre servizi e assistenza hanno
pesato per 38,6 milioni, in crescita del 31%. La società sostiene però c
he
i risultati siano stati negativamente influenzati dal rafforzamento del
dollaro sui mercati valutari e che, paragonando i risultati alle quotazioni
dell’anno precedente, la crescita sarebbe stata del 27%.
Sempre nel corso del secondo trimestre, l’azienda ha riacquistato 708mila
delle proprie azioni per complessivi 16,3 milioni di dollari.
In Italia, Progress ha da poco varato il programma Aspen, con il quale
l’azienda si propone come application service provider per le piccole e
medie aziende, occupandosi del deployment e della successiva gestione di
applicazioni Internet-oriented, a partire da contabilità e paghe, per
arrivare a QoS (quality of service) e integrazione della supply chain.