Cresce il numero di chi vuole “stare al passo”

Che gli insegnanti abbiano "sete" di sapere tecnologico, è un dato confermato da più fonti. Secondo un’indagine realizzata da Microsoft, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca …

Che gli insegnanti abbiano "sete" di sapere tecnologico, è
un dato confermato da più fonti. Secondo un’indagine realizzata da Microsoft,
in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (Miur) ed Elea, è emerso che le nuove tecnologie sono entrate
a pieno titolo nella didattica, ma che per aumentare il livello di informatizzazione
della scuola italiana, gli insegnanti chiedono più formazione sull’utilizzo
del pc e di Internet. Non a caso, nel corso del 2002, su un campione composto
da 5mila docenti delle scuole medie superiori di casa nostra, il 69% ha addotto
come principale ostacolo alla diffusione degli strumenti informatici nella scuola
la mancanza di corsi di formazione It adeguati seguito dalla carenza di fondi,
da resistenze culturali e dalla mancanza di attrezzature adeguate, rispettivamente
nel 52, 22 e 41% dei casi.

E se il 72% del campione ha asserito di utilizzare il personal computer da oltre
cinque anni, a stupire è che il 56% di questi abbia dichiarato di farlo
da più di dieci, e che nel 74% dei casi le funzionalità di base
siano state acquisite in maniera autodidatta. Positivo, ma con qualche se, il
dato secondo cui il 92% dei docenti ha dichiarato di utilizzare abitualmente
a scuola pc e Internet a supporto delle attività didattiche, pur ammettendo
che le conoscenze informatiche degli insegnanti sono in media inferiori a quelle
degli studenti. Ed ecco allora il proliferare sulla scena didattica di progetti
di formazione come quello promosso dal Miur, sempre in collaborazione con Microsoft
ed Elea, dopo aver raccolto i risultati dell’indagine riportata. Progetto Docente,
questo il nome dell’iniziativa, prevede 24 ore di studio on line allo scopo
di creare una nuova figura di docente esperto di tecnologia applicata alla didattica.
Completamente gratuito e rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole medie superiori
che abbiano già conoscenze informatiche di base, il progetto prevede
sei moduli per l’auto-apprendimento del pacchetto Microsoft Office Xp e una
collana di seminari che consentono agli iscritti di toccare con mano le possibilità
offerte dall’informatica alla didattica. L’intero percorso formativo, per il
quale è previsto anche un programma "minimo" della durata di
16 ore, permette di conseguire l’attestato di "docente di tecnologia applicata".
Ma progetto docente non è l’unica iniziativa in corso.

Il ministero della Pubblica Istruzione ha, infatti, avviato un progetto denominato
For Tic, che coinvolge 180mila docenti sul territorio con l’obiettivo
primario di diffondere la cultura dell’uso degli strumenti informatici
per scopi didattici tra i docenti, e con un secondo obiettivo, ancora più
ambizioso, di mettere in rete tutte le scuole.
Procedendo, dunque, un passo alla volta sono stati istituiti dei corsi di tipo
a, b e c: il primo è suddiviso in moduli e prevede di istruire i docenti
sulle tecnologie di base, quali la patente europea dell’informatica, più
altri sull’uso delle tecnologie applicate alla didattica. Il secondo si
concentra sulla formazione di figure professionali nuove scelte tra alcuni docenti
che faranno da supporto ad altri docenti nell’ambito dell’uso delle
tecnologie. Infine, il corso di tipo c prevede la creazione di figure in grado
di gestire sistemi di reti didattiche con lo scopo ultimo di creare un collegamento
virtuale fra tutte le scuole per un proficuo interscambio di esperienze e informazioni.
In questo modo i docenti potrebbero, per esempio, sviluppare dei modelli didattici
da rendere disponibili in rete, oppure ogni classe potrebbe avere un pc disponibile
per colloquiare con le famiglie a casa. Le opportunità sono davvero infinite.

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