Cisco a tutto VoIp

La “regina delle reti” firma un contratto monstre per far passare la telefonia di Boeing su Ip e accoglie le novità della finanziata Corvil.

13 luglio 2004

Cisco ha firmato il proprio più consistente contratto alla voce Voice Over Ip. Lo ha fatto con Boeing, che, in base all’accordo, migrerà la propria rete telefonica su protocollo Internet nel giro di cinque, sette anni.


La casa di Seattle non è digiuna di VoIp. Con la “regina delle reti”, infatti, aveva già iniziato, tre anni fa, un progetto pilota che coinvolgeva 800 utenti.


Nell’aprile scorso, poi, ha deciso di portare sotto VoIp le proprie strutture centrali, quelle dell’area nordovest-Pacific.


Complessivamente, l’operazione coinvolge 150mila utenti, in 48 stati Usa e in 70 paesi.


Passando alla telefonia su Ip il costruttore di aeromobili conta di realizzare considerevoli risparmi operativi, facendo convergere voce e dati su un’unica rete e tagliando i costi della manutenzione e della gestione dei sistemi.


Quasi contestualmente all’annuncio del contratto con Boeing, dall’Irlanda rimbalza un’altra notizia collegata alle iniziative che Cisco ha in campo VoIp.


Corvil, infatti, società dell’Emerald Isle finanziata anche da Cisco, nella misura dell’8%, creata nel 2000 sulla scorta della tecnologia elaborata dal Dublin Institute of Advanced Studies, ha rilasciato il software CorvilNet 1.1.


Si tratta di una soluzione per il controllo delle reti Ip relativamente alla banda necessaria per far girare specifiche applicazioni, proprio come quelle VoIp, ma anche di Ip video.


Il software è indirizzato agli amministratori di rete di quelle grandi aziende e di quei provider che sono alle prese atavicamente con il banswidth management e che lo sono ancor più al cospetto delle nuove applicazioni multimediali su Ip.

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