La pole position di Microsoft nella gara per l’Im

Secondo Meta Group l’accordo appena siglato con Aol e Yahoo, che consentirà il dialogo tra i rispettivi Messenger, pone la casa di Redmond in vantaggio sugli altri.

22 luglio 2004

Si profilerebbe all’orizzonte un nuovo monopolio. Il protagonista sarebbe Microsoft (non è una grande novità), mentre l’ambito sarebbe quello dell’instant messaging aziendale.


A sostenere questa tesi è Meta Group, secondo cui l’obiettivo vero della casa di Redmond è arrivare al pieno controllo di quella che viene chiamata l’experience dell’utente finale nella comunicazione e nella collaborazione.


Non basta dunque lo strapotere di Exchange, ma serve lavorare anche per imporre il proprio marchio all’Im


E Microsoft si sarebbe già piazzata in pole position per la competizione grazie all’accordo appena siglato con Aol e Yahoo, che renderà i loro network accessibili da parte degli utenti di Live Communications Server 2005, consentendo a un utente del client Windows Messenger di utilizzare contact list contenenti anche indirizzi degli altri due Messenger.


Probabilmente l’attuale client uscirà in una nuova versione nel 2006, ma si potrebbe trattare anche di un semplice plug-in da integrare.


La via dell’interoperabilità tra i sistemi di instant messaging sarebbe quindi quella giusta: il rifiuto di prenderla in considerazione da parte di molti vendor, sostiene l’analista, ha in realtà segnato l’Im sin dalla sua nascita, dato che la connessione tra le diverse piattaforme è finora stata possibile solo con l’ausilio di gateway di terze parti.


Gli altri protagonisti del settore, Ibm in testa, ma anche Cisco, dovranno adeguarsi (pena il rischio di essere tagliati fuori dal business) instaurando con gli erogatori dei servizi pubblici di Im simili accordi. Quello di Microsoft con Aol e Yahoo, sottolinea sempre l’oratore di Meta, non è esclusivo…


Ma c’è un’altra implicazione, di leadership prettamente tecnologica, legata alla mossa di Microsoft. Considerato che Simple (Sip for instant messaging and presence leveraging extensions), il protocollo che estende Sip (Session initiation protocol) al dominio dell’instant messaging, non vanta ancora un chiaro patrocinatore, la società di Bill Gates potrebbe presto divenirne il riferimento agli occhi del mercato, e dettare dunque le proprie regole in termini di futuri sviluppi.


Ne deriverà senz’altro anche una forte pressione su produttori che hanno basato le proprie piattaforme di Im sul protocollo concorrente Xmpp (Extensible messaging and presence protocol). Tra questi c’è Jabber, nota piattaforma di Im open source, che non a caso ha appena annunciato il prossimo rilascio di un gateway di comunicazione Xmpp-Sip.

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