Nel giro di pochi giorni quattro manager lasciano la società, chi per Google, chi per Borland. Unico motivo certo, la disparità di vedute sui prodotti.
4 agosto 2004
Prosegue la “fuga di cervelli” da Bea Systems, fenomeno che continua a dare adito a quelle voci che negli Stati Uniti circolano da qualche giorno riguardanti la società di WebLogic come la maggiore indiziata per un’acquisizione a effetto (senza dire da parte di chi, peraltro).
Attenendosi ai fatti, va rivelato che dopo il passaggio del chief architect e senior Vp, Adam Bosworth, a Google ora si deve registrare l’abbandono del Chief technology officer, Scott Dietzen, per destinazione ancora sconosciuta.
Completano il quadro gli esodi del Vp dei prodotti e delle soluzioni marketing Rick Jackson e del senior director del product marketing di WebLogic, Workshop e Tuxedo, Erik Frieberg, entrambi approdati a Borland, società, peraltro, che di Bea è partner.
La società ha comunicato che l’uscita di queste persone è legata a cambiamenti nelle priorità di prodotto, decise dal top management, a cui i succitati personaggi non hanno dato la loro approvazione.
Alcuni analisti, poi, oltre alle voci di acquisizione, legano la fuoriuscita dei manager al mancato raggiungimento degli obiettivi trimestrali.