Hp, trimestre in chiaroscuro

Crescono fatturato e utili anno su anno. Ma calano rispetto al secondo quarter. Deludono server e storage enterprise e Carly Fiorina promette contromisure.

25 agosto 2004

Hewlett-Packard ha comunicato i risultati preliminari riguardanti il proprio terzo trimestre dell’anno fiscale in corso.


Positivi, senza dubbio, se confrontati su base annuale rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, un po’ meno se paragonati a quelli del secondo quarter 2004.


Il fatturato di periodo, infatti, è stato di 18,9 miliardi di dollari, che significano un bel 9% in più rispetto ai 17,3 miliardi del terzo trimestre 2003, ma inferiori ai 20,1 miliardi di dollari del secondo periodo dell’anno in corso.


Più o meno analoga la performance degli utili netti, che passano dai 297 milioni di dollari del terzo quarter 2003 ai 586 attuali (pressoché raddoppiati, quindi), ma in calo rispetto al secondo trimestre dell’anno in corso (884 milioni di dollari).


La disaggregazione del fatturato porta alla luce, anno su anno, varie performance migliorative.


Come quella dell’area dei Personal System, in aumento del 19%, con 5,9 miliardi di dollari, quella dell’area Servizi, cresciuta del 12% e capace di contribuire al fatturato con 3,5 miliardi di dollari, quella dell’area Imaging e Printing, in grado di portare 5,6 miliardi di dollari di fatturato (+8%) e quella dell’area Software, cresciuta del 17% (223 milioni di dollari). Bene anche i servizi finanziari e l’asset management.


In calo, invece, del 5%, il segmento Enterprise Server e Storage, che ha fatturato nel trimestre 3,4 miliardi di dollari, trascinato in basso dai server Alpha (meno 32%) e NonStop (meno 25%). Decresce anche il contributo dello storage, sceso del 15% e fermatosi a 709 milioni di dollari di fatturato.


Risultato inaccettabile, secondo il ceo, Carly Fiorina, da cui si attendono le contromosse per invertire la rotta.

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