Il Ceo di Hp vuole superare l’immagine di hardware vendor e promette di rendere pubblico il giro d’affari di OpenView.
E’ una questione di immagine. O forse di reputazione.
Per questo, stando a quanto riportano le cronache, il keynote tenuto da
Carly Fiorina nel corso del recente Symposium organizzato da
Gartner a Cannes si è incentrato sull’immagine che il mercato ha di
Hp.
Un’immagine che in qualche modo infastidisce il Ceo, che testualmente ha
affermato: “Spesso, con mio disappunto, Hp viene descritta come una hardware
company. E invece sempre più spesso il valore che noi portiamo al mercato è nel
software“.
Fiorina ha parlato della trasformazione portata in azienda,
con la migrazione dello staff ingegneristico dalle competenze hardware a quelle
software.
E a testimonianza che di non sole parole si tratti, Fiorina ha
anche garantito che in futuro il bilancio dell’azienda presenterà come voce
autonoma il fatturato relativo alla linea OpenView.
Tutto questo, ha
puntualizzato Fiorina, senza perdere di vista business tradizionali, come la
produzione di pc.
“Non credo ai business strategici – non si è fatta
scappare la battuta – se “strategico” è un altro modo per dire perdere
denaro. Abbiamo lavorato molto per rendere il nostro business nei pc di nuovo
profittevole. I margini non sono certo quelli oggi garabntiti dal software, ma
abbiamo un ritorno adeguato sul capitale“.
Senza dimenticare, poi, che
se la chiave si chiama adaptive enterprise, la strada passa anche attraverso il
desktop management.
E se qualcuno si domandasse che ruolo gioca il mercato
consumer, Carly Fiorina non lo dimentica certo, visto che in ogni caso
rappresenta qualcosa come 20 degli 80 miliardi del giro d’affasri annuo della
società.
Naturalmente, anche in questo caso la chiave non sono i prodotti, ma
la creazione, la distribuzione e l’utilizzo di contenuti digitali, in un’ottica
dei perfetta integrazione.